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Ricceri: “Ecco Toc Toc Firenze: la nostra sfida al giornalismo locale”

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Sono il fondatore di Toc toc Firenze. Vorrei raccontarvi un progetto che portiamo avanti oramai da un anno insieme ad una cinquantina di ragazzi a Firenze.

Siamo un web magazine ad alta partecipazione che è online dal 1 ottobre 2013. L’idea era di creare un web magazine che parlasse della città, della politica locale e dei problemi fuorisede e così via rivolto ai giovani, sia nel contenuto che nella forma. Utilizzando le tecniche di web writing, seo editing e così via.

Ma scrivendo questo progetto ci siamo resi conto che se la redazione rimaneva un collettivo, tra le 10 e le 20 persone, sarebbe diventato un qualsiasi altro web magazine. Per cui abbiamo deciso di aprire questo progetto.

Abbiamo una redazione aperta dove chiunque, anche senza esperienza, può portare la sua idea e svilupparla, ovviamente nei limiti del buon senso.

Ovviamente la parte organizzativa è gestita da una parte ristretta che si prende in carico l’editing, il social management, il mantenimento del sito etc. Ad oggi, dopo 9 mesi di lavoro con un’uscita quotidiana di un articolo inedito, due gallery da 10 scatti alla settimana e due video al mese, siamo a 60 collaboratori tra redattori, fotografi, editor, videomaker e così via.

Abbiamo 10000 utenti unici al mese con una media della visita di 1.30 minuti e 2 pagina visitate in media. Su Facebook invece abbiamo sfondato da poco il tetto dei 10000 like sulla pagina.

Ad oggi siamo il primo web magazine in tutta Italia che ha una struttura in questo modo. Chiunque viene a collaborare con noi viene formato gratuitamente dalle persone che già lavorano nel settore.Ma in questi mesi di lavoro ci siamo resi conto di una cosa: Toc toc Firenze è diventato una piattaforma che permette a chi è senza esperienza non solo di formarsi, ma di avere sul curriculum la prima esperienza professionale.

in poche parole una metodologia di formazione e d’introduzione dei giovani al lavoro.

Ci siamo costituiti come associazione culturale no profit a novembre scorso e adesso stiamo lavorando per trovare dei fondi, perché questo progetto è partito in maniera totalmente autofinanziata e vorremmo fargli fare un salto di qualità: non solo riuscire a pagare tutti i contributi che ci arrivano visto che in questo momento la collaborazione, mia compresa, è gratuita ma anche per sviluppare una rete nazionale.

Firenze, 31 agosto 2014Francesco Ricceri

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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