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Riforma della giustizia ambientale in Bangladesh: insegnamenti dall’India

Analisi delle differenze tra i sistemi giuridici ambientali di Bangladesh e India

Riforma della giustizia ambientale in Bangladesh
Scopri come la riforma della giustizia ambientale in Bangladesh trae insegnamenti dall'India.

Il contesto ambientale del Bangladesh

Il Bangladesh è un paese vulnerabile agli effetti negativi dei cambiamenti climatici, aggravati da degrado ambientale e inquinamento. La mancanza di meccanismi di enforcement efficaci ha reso difficile la conservazione dell’ambiente. In questo scenario, l’India offre un esempio significativo attraverso la sua legislazione e i tribunali ambientali.

Il sistema giuridico indiano e il National Green Tribunal

Nel 2010, l’India ha introdotto il National Green Tribunal Act (NGTA), creando i National Green Tribunals (NGTs) per gestire in modo rapido ed efficiente le questioni relative alla protezione dell’ambiente. Questo sistema si distingue per la sua capacità di affrontare le violazioni ambientali con un approccio scientifico e tecnico, garantendo che i membri dei tribunali abbiano le competenze necessarie per trattare tali casi.

A differenza del Bangladesh, dove le corti ambientali sono composte da giudici che gestiscono anche altri casi civili, i membri dei NGT sono dedicati esclusivamente alle questioni ambientali, aumentando così l’efficienza del sistema.

Le lacune del sistema giuridico bangladese

In Bangladesh, la giustizia ambientale è regolata dalla Bangladesh Environment Conservation Act (BECA) del 1995 e dall’Environment Court Act (ECA) del 2010. Tuttavia, l’ECA non richiede competenze specifiche per la nomina dei giudici, il che può compromettere la qualità delle decisioni. Inoltre, le sanzioni imposte dalle corti ambientali sono limitate, con multe massime che non riflettono la gravità delle violazioni. In confronto, il NGTA prevede sanzioni severe per la non conformità, inclusa la reclusione e multe significative, sottolineando l’importanza della compliance.

Principi e pratiche internazionali

Il NGTA si basa su principi riconosciuti a livello internazionale, come il “principio chi inquina paga” e lo sviluppo sostenibile, che mancano nel quadro giuridico bangladese. Inoltre, il sistema indiano promuove meccanismi di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) e procedure di risoluzione extragiudiziale, offrendo soluzioni più rapide e meno onerose per le parti coinvolte. Nonostante le critiche e le limitazioni del NGTA, come la mancanza di una formula fissa per il calcolo delle compensazioni e la dipendenza burocratica, il numero di casi risolti è significativo, con oltre 36.000 casi archiviati e solo una piccola percentuale in attesa di giudizio.

Possibili riforme per il Bangladesh

Il Bangladesh ha molto da imparare dall’esperienza indiana. È fondamentale riformare il sistema giuridico ambientale per garantire che le corti siano composte da esperti qualificati e che le sanzioni siano adeguate alla gravità delle violazioni.

L’implementazione di principi internazionali e meccanismi di ADR potrebbe migliorare notevolmente l’efficacia della giustizia ambientale nel paese. Creare un tribunale verde simile a quello indiano potrebbe rappresentare un passo cruciale verso una maggiore protezione dell’ambiente e una gestione sostenibile delle risorse naturali.

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