Il sostegno dell’Unione Europea alle rinnovabili
Recentemente, la Commissione Europea ha approvato un piano di aiuti per l’Italia che ammonta a 9,7 miliardi di euro, destinato a sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Questo intervento è parte di un piano più ampio volto a promuovere la transizione energetica nel nostro paese, attraverso la costruzione di nuovi impianti eolici offshore, fotovoltaici, idroelettrici e a gas residuati dai processi di depurazione. Tali investimenti sono fondamentali per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico.
Il Green Deal come opportunità di sviluppo
Un’indagine condotta da Italy for Climate e CNA ha rivelato che il 75% delle piccole e medie imprese (PMI) italiane considera il cambiamento climatico come il principale rischio per il benessere delle persone e per il progresso economico nei prossimi dieci anni.
Inoltre, la stessa percentuale di imprenditori vede nel Green Deal europeo un’opportunità industriale per l’Italia. Tuttavia, le PMI si trovano ad affrontare ostacoli significativi, come gli alti costi di investimento e la complessità burocratica, che rallentano il processo di decarbonizzazione.
Le iniziative delle PMI e le sfide burocratiche
Nonostante le difficoltà, molte PMI hanno già avviato iniziative per ridurre il proprio impatto ambientale. Tra queste, il monitoraggio dei consumi energetici, interventi di efficientamento energetico e l’installazione di impianti a fonti rinnovabili. Tuttavia, il 23% delle imprese non ha ancora intrapreso alcuna iniziativa in questo ambito. A livello geografico, si osserva una maggiore fiducia nel Green Deal e nelle fonti rinnovabili al sud, mentre il nord Italia si mostra più scettico.
Dario Costantini, Presidente nazionale della CNA, sottolinea l’importanza del coinvolgimento delle piccole imprese per raggiungere gli obiettivi di transizione energetica.
Il trasporto pubblico e la crisi climatica
Il trasporto pubblico in Italia continua a essere un tema trascurato, con finanziamenti inadeguati e una crisi climatica che influisce negativamente sulla mobilità. Secondo il Report Pendolaria 2025 di Legambiente, i finanziamenti nazionali per il trasporto su ferro e su gomma sono diminuiti drasticamente negli ultimi anni, passando da circa 6,2 miliardi di euro nel 2009 a 5,2 miliardi nel 2024. Questo calo, unito agli eventi meteorologici estremi, ha portato a ritardi e disservizi che penalizzano i pendolari, in particolare nelle regioni del sud.
Innovazione nei Musei Vaticani
Un esempio di come l’innovazione possa contribuire alla sostenibilità è rappresentato dalla nuova copertura vetrata fotovoltaica inaugurata ai Musei Vaticani.
Questo impianto non solo produrrà energia rinnovabile, ma contribuirà anche a ridurre l’impatto ambientale dell’istituzione. Realizzato in soli sei mesi, l’intervento ha anche un valore estetico, migliorando la vivibilità degli spazi.