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RisorgiMentiLab: «La nostra ricetta per far rinascere la Calabria»

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Aniti è l’Impresa Sociale nata da un gruppo di 11 giovani calabresi dall’eterogeneo background culturale e animati da un comune imperativo: innovare socialmente il proprio territorio.

Numerosi i momenti di riflessione, decisivo quello relativo alla partecipazione all’Avviso Pubblico “Smart Cities and Communities and Social Innovation”, nel 2012, bandito dal Miur, per il quale Aniti ha ideato il progetto RisorgiMenti.Lab. RisorgiMenti.Lab è un progetto complesso nell’architettura, ma intuitivo e semplice nell’applicazione.

Propone un modello di sviluppo locale dal basso che fa leva sull’inclusione sociale, sulla cittadinanza attiva e la democrazia partecipativa, sulla sostenibilità ambientale, sulla scuola, sulla cultura e la creatività e sull’economia sociale. Attivare orgoglio locale, favorire la proattività dei cittadini, rafforzare le reti di collaborazione lunghe e corte sono i principali interessi che animano ogni intervento di ricerca-azione di RisorgiMenti.Lab.

Le modalità di coinvolgimento prescelte privilegiano approcci che tentano di dare risposta a problemi irrisolti e bisogni non soddisfatti già a partire dall’inclusione di categorie della popolazione finora escluse e colmando la distanza tra la nascita di un’idea e la sua realizzazione.

Le azioni negli ambiti individuati sono arricchite dagli strumenti tecnologici innovativi che ne rendono agevole la progettazione e lo sviluppo. Il percorso che di volta in volta si sviluppa nei diversi contesti territoriali parte da una fase di osservazione partecipante della vita di comunità che può essere un paese, una città, un quartiere, un’università, una scuola, luoghi di socialità e di scambi relazionali, dimensioni ideali per praticare le forme ed i metodi dell’Innovazione Sociale. Per innovare l’ordinario e migliorare il benessere dei cittadini.

La necessità di reperire risorse economiche, umane e materiali per lo sviluppo di progetti socialmente innovativi può essere soddisfatta attraverso l’impiego di pratiche economiche alternative che poggiano sullo scambio reciproco di beni (baratto), sulla condivisione delle competenze (banca del tempo) con il contributo collettivo (crowdfunding).

I beni pubblici e privati inutilizzati sono individuati, catalogati, geolocalizzati e messi a disposizione della collettività per la progettazione partecipata di pratiche che ne recuperino la funzionalità e li innovino a livello strutturale e contenutistico. Le idee, forza motrice del progetto, stimolate, individuate e selezionate attraverso concorsi di idee attivano la riflessione collettiva su soluzioni innovative ai problemi delle comunità.Non c’è progetto che non sia sperimentato concretamente sui territori, le principali aree sulle quali stiamo lavorando sono l’area del Reventino, l’area Grecanica, il Campus universitario di Arcavacata, quelle urbane di Cosenza-Rende, di Reggio Calabria, Crotone e Catanzaro.RisorgiMenti.Lab raccoglie le idee e le intuizioni dei ricercatori che l’hanno sviluppato e delle persone che vogliono contribuire attivamente alla costruzione di una nuova visione della Calabria che si rinnova e che ha la volontà di riscattarsi dallo stigma negativo che grava su di essa.

Simona Sitawww.risorgimentilab.itwww.aniti.eu

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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