La nuova leadership di Fenice
Fenice, la società che gestisce i marchi e le attività di Chiara Ferragni, sta vivendo un’importante fase di ristrutturazione. Recentemente, l’assemblea dei soci ha visto l’uscita di scena della Ferragni come amministratore delegato, insieme a Paolo Barletta, presidente fino a quel momento. La guida dell’azienda è stata affidata a Claudio Roberto Calabi, un manager con una lunga carriera nel rilancio e nella ristrutturazione di aziende. Calabi, che assumerà la carica di amministratore unico dal 4 novembre, è noto per la sua esperienza in ruoli di vertice in importanti società come Rcs e Il Sole 24 Ore.
Le sfide economiche di Fenice
Calabi si trova di fronte a una serie di sfide significative. La società, che ha registrato un fatturato di 15,6 milioni di euro e un utile di 3,4 milioni, deve affrontare incertezze legate alla sua gestione operativa e a recenti eventi giudiziari.
Il nuovo amministratore dovrà analizzare a fondo i bilanci e i costi di gestione, con particolare attenzione al bilancio del 2023, che non è stato ancora approvato. Questo documento rappresenta un nodo critico e ha già provocato tensioni tra i soci.
Strategie per il futuro
Il compito di Calabi sarà quello di implementare una strategia che bilanci gli interessi economici dei soci con la necessità di ristabilire una direzione chiara. Le sue mansioni includeranno il consolidamento dei rapporti tra i soci, in particolare con Pasquale Morgese, detentore del 27,5% di Fenice. Morgese ha messo in discussione la gestione della Ferragni e ha avanzato richieste di chiarimento sulla governance. Se non verranno accolte, ha già manifestato l’intenzione di ricorrere al tribunale, il che potrebbe complicare ulteriormente la situazione.
Il contesto legale e le indagini in corso
Calabi dovrà anche collaborare con gli avvocati della Ferragni per affrontare un caso giudiziario in corso. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Milano, hanno fatto emergere schemi ingannevoli in alcune campagne di beneficenza, portando a sanzioni significative per le aziende di Ferragni. L’Antitrust ha già multato Fenice e Tbs Crew per oltre un milione di euro. L’esito delle indagini potrebbe influenzare notevolmente la percezione pubblica dell’azienda e la stabilità del gruppo.