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Rivetti e sostenibilità

Un rivetto è un semplice elemento di giuntura, che si utilizza per unire tra loro due materiali, uguali o differenti tra di loro.

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I rivetti sono elementi di fissaggio utilizzati in tanti differenti ambiti. Sono prodotti solitamente in acciaio o in altro metallo, in modo da durare nel tempo e da offrire una giuntura solida e robusta. Il tutto utilizzando minime quantità di materiale e una modalità di applicazione rapida. Il risultato offerto è non solo molto semplice da usare e pratico, ma anche sostenibile; questo perché l’acciaio e altri metalli risultano completamente riciclabili, quindi sia i rivetti stessi sia il materiale di scarto si possono recuperare e riutilizzare per produrre rivetti nuovi.

Cosa sono i rivetti

Un rivetto è un semplice elemento di giuntura, che si utilizza per unire tra loro due materiali, uguali o differenti tra di loro. Ne esistono di diverse forme, materiali e tipologie, in particolare i rivetti si differenziano da altri elementi di giuntura in quanto durante l’opportuno fissaggio si deformano, dando vita a una giuntura fissa e permanente. I più classici tra i rivetti sono costituiti da una testa allargata, entro cui scorre un sottile fusto; l’utensile che si sfrutta per fissarli tira il fusto deformando la testa. La giuntura così ottenuta può presentare delle borchie, dei fiori o anche dei punti che non fuoriescono dal materiale rivettato. Alcuni rivetti hanno una doppia testa, in modo da ottenere una borchia da entrambe i lati della giunzione.

Di cosa sono fatti i rivetti

Esistono rivetti in diversi materiali, sia in plastica che in metallo. Quelli in metallo possono essere in acciaio, alluminio, ottone o rame; quelli in plastica possono essere in polietilene, poliossimetilene o neoprene. La scelta del tipo di rivetto da utilizzare è correlata alle condizioni cui sarà sottoposta la giunzione, ma anche al tipo di sollecitazione che sarà esercita nel tempo. Ad esempio i rivetti in rame si utilizzano laddove sia necessario ottenere una buona conduttività termica o conducibilità elettrica; quelli in acciaio inox si sfruttano per fissaggi molto duraturi nel tempo, mentre i rivetti in alluminio sono particolarmente resistenti alla corrosione. La scelta del materiale di cui è composto un rivetto non è quindi superflua, va fatta con cognizione di causa e considerando le diverse situazioni. Spesso dipende anche dal tipo di lavorazione che si deve effettuare; i rivetti sono infatti utilizzati in diversi ambiti, dall’industria tessile alla falegnameria, alla carpenteria e in edilizia. Anche per questo l’offerta di rivetti disponibile in commercio è decisamente molto ampia.

I rivetti in metallo sono sostenibili

Negli ultimi anni si sente molto parlare del concetto di sostenibilità, che in alcuni frangenti non è tanto facile da comprendere. Ad esempio cominciamo con il dire che i rivetti in metallo sono più sostenibili rispetto a quelli in plastica, perché quest’ultimo materiale si ottiene da fonti fossili e causa elevato rilascio di inquinanti durante la sua produzione. I metalli sono invece materiali sostenibili, questo perché sono totalmente riciclabili, consentendo di ottenere lo stesso materiale di partenza. Anzi, questo rende anche più sostenibile il riciclo rispetto all’utilizzo del materiale vergine, ottenuto da rocce e da minerali di varia natura. Chiaramente impianti industriali nuovi, che raccolgono e filtrano i fumi prodotti durante la fusione dei metalli, che utilizzano energia da fonti pulite e che riciclano le scorie per altre lavorazioni aumentano la sostenibilità dei materiali.

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Scritto da Redazione Think

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