#S4Emilia ; Le storie di tutto il mondo passano da Campo Trento

scienze

L’esperienza di Campo Trento, a San Felice sul Panaro, si è chiusa di recente. Ne riparliamo perché è stata un’esperienza positiva. Un esempio di multiculturalità (che raccontiamo attraverso le storie fotografate da Michele Miorelli, fotoreporter di Riva del Garda e nuovo membro di S4C) dove si intrecciano piccole grandi storie delle comunità marocchine, cingalesi e sikh.

Un campo (per fortuna non unico esempio di riuscita convivenza tra comunità a volte molto distanti) dove la necessità ha costretto a conoscersi meglio. Dove le differenze – superati i primi tempi – sono state il collante. E dove il lavoro dei volontari è stato ancora una volta un’altra bellissima storia da raccontare.

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Campo Trento è l’esempio di quello che si potrebbe definire una multiculturalità. All’interno ci si trova con diverse etnie, Magrebini, Egiziani, Indiani, Nigeriani e Ghanesi ed Italiani.

Tutti con religioni e culture diverse, ci sono cristiani, cristiani ortodossi ed anglicani, mussulmani e sikh: farli convivere in uno spazio così ristretto come la piazza del mercato di San Felice sul Panaro non è cosa semplice.

San Felice sul Panaro, campo Trento, 27 maggio 2012, un momento di preghiera comune. Cristiani e Mussulmani che pregano agli opposti del campo, in mezzo la vita continua, le diverse etnie e religioni convivono nello stesso campo di piazza del mercato

Questo compito, dopo una settimana dal terremoto che ha scosso l’Emilia Romagna, diventa una priorità, dato che all’esterno del campo il clima della popolazione e della stampa non aiuta il lavoro della Protezione Civile e la Croce Rossa di Trento. I casi registrati, la rissa del ragù, i mestoli contaminati, sono delle incomprensioni iniziali che il gruppo Nu.Vol.A.

ed Alberto Trenti, il responsabile della Protezione Civile di Trento, hanno prontamente affrontato e risolto. Quello che è accaduto domenica sera nel tendone della mensa è un punto fondamentale per la buona riuscita di questa convivenza forzata.

San Felice sul Panaro, campo Trento, 1 giugno 2012 Campo TrentoCampo trento visto da 35 metri d’altezza, si può vedere la ferrovia sulla destra, la torre e quello che rimane della chiesa

Sono stati invitati al tavolo della riunione i responsabili delle comunità presenti nel campo: ho potuto così assistere ad una riunione multietnica dove tutti avevano il diritto ed il dovere di portare le proprie competenze e invitare le rispettive etnie al rispetto dell’altro. Dall’area fumatori, per evitare di avere il campo sporco di mozziconi, alla turnazione della distribuzione prolungata della colazione per tutti dove due responsabili per gruppo aiuteranno i Nu.Vol.A., il controllo delle presenze per evitare intrusioni di estranei, fino all’espulsione di chi non rispetta le regole.

Il lavoro della Croce Rossa Italiana, della Protezione Civile, dei Nu.Vol.A. di Trento e di Psicologi per i Popoli è davvero fondamentale per le persone che ruotano all’interno del campo. Tutti si rivolgono a loro per qualsiasi necessità e richiesta. Questi volontari riescono ad instaurare un rapporto umano e di fiducia con tutti, senza precludere l’aiuto ed il sostegno morale a nessuno. Ad aiutare i volontari ci sono anche i Forestali di Trento ed alcuni vigili del fuoco.

Il gruppo dei sikh che sono ospiti del camp Trento, i referenti del loro gruppo hanno portato aiuti di vario genere, non solo per loro, ma anche per tutto il campo e per la cittadinanza

La giornata passata al campo Trento trascorre in maniera serena, nonostante alcune scosse che hanno turbato gli abitanti di San Felice, ho avuto la possibilità di vedere e documentare quello i volontari trentini riescono a fare. Occupare la giornata degli sfollati diventa un compito difficile da sostenere, ci sono persone che il campo non lo vogliono lasciare per la paura.

San Felice sul Panaro, 27 maggio 2012MICHELE MIORELLI

Il fotoracconto di San Felice sul Panaro realizzato da Michele Miorelli per Shoot4Emilia può essere visualizzato per intero cliccando qui.

San felice sul Panaro, Campo Trento, una famiglia orginaria dell’isola di ceylon si ripara dal sole vicoino ad una tenda del campo. E’ in progetto la costruzione di una copertura del campo dal sole

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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