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Sanzione di 8 milioni di euro a GLS per pratiche commerciali scorrette

L'AGCM punisce GLS per pratiche ingannevoli e obbligo di pagamento nel programma Climate Protect.

Immagine della sanzione a GLS per pratiche commerciali scorrette
GLS multata di 8 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette.

Il provvedimento dell’AGCM

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha recentemente preso una decisione significativa infliggendo una sanzione di 8 milioni di euro alla società GLS, nota sussidiaria di International Distribution Services. Questa multa è stata emessa a seguito di pratiche commerciali considerate scorrette, in particolare per quanto riguarda la trasparenza delle dichiarazioni ambientali fornite ai consumatori e ai clienti. La questione è emersa durante un procedimento istruttorio avviato dall’AGCM, che ha messo in luce diverse irregolarità nelle comunicazioni della società.

Pratiche commerciali scorrette

Le pratiche contestate dall’AGCM riguardano principalmente due aspetti. Il primo è legato alle dichiarazioni ambientali pubblicate sul sito web di GLS e nelle comunicazioni inviate ai clienti. L’autorità ha ritenuto che tali dichiarazioni fossero ambigue e non sufficientemente chiare, specifiche e verificabili.

In particolare, è stata evidenziata una confusione tra compensazione e riduzione delle emissioni di CO2, che ha portato a una percezione fuorviante da parte dei consumatori.

Il secondo aspetto riguarda il programma Climate Protect, che richiede ai clienti di pagare un contributo calcolato in base al peso e al volume dei pacchi spediti. In cambio, i clienti ricevono un certificato da Climate Partner, attestante la compensazione delle emissioni di CO2. Tuttavia, l’AGCM ha accertato che GLS imponeva l’adesione a questo programma, esonerando solo i clienti di grandi dimensioni dal pagamento del contributo, il che ha sollevato ulteriori preoccupazioni riguardo alla correttezza delle pratiche commerciali della società.

Le conseguenze per GLS

In seguito a queste violazioni, l’AGCM ha accertato che GLS ha infranto diversi articoli del Codice del consumo, in particolare gli articoli 20, 21, 22 e 26.

La sanzione di 8 milioni di euro rappresenta una risposta severa da parte dell’autorità, che intende tutelare i diritti dei consumatori e garantire la trasparenza nel mercato. È importante notare che GLS ha la possibilità di presentare ricorso al TAR del Lazio entro 60 giorni dalla notifica della sanzione, ma la questione solleva interrogativi sulla responsabilità delle aziende nel fornire informazioni chiare e veritiere ai propri clienti.

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