Il contesto normativo delle sanzioni
Nel panorama della comunicazione digitale, la regolamentazione della pubblicità legata ai giochi e alle scommesse ha assunto un’importanza cruciale. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha recentemente intensificato i controlli, sanzionando 21 soggetti titolari di account su diverse piattaforme di video sharing. Queste sanzioni, che ammontano a circa 2 milioni di euro, sono il risultato di un’azione mirata a contrastare la diffusione di contenuti promozionali non autorizzati, in particolare per quanto riguarda i giochi e le scommesse con vincite in denaro.
Le multe e le piattaforme coinvolte
Dal mese di luglio 2024, AGCOM ha iniziato a infliggere multe a singole persone fisiche, dopo aver già sanzionato le principali piattaforme come Google, YouTube, Meta (Facebook e Instagram), Twitch e X.
Le multe sono state emesse in seguito a segnalazioni ricevute tra il 2022 e il 2023, che denunciavano violazioni del divieto di pubblicità per il gioco d’azzardo. Le sanzioni sono state applicate in base all’articolo 9 del Decreto Dignità, che stabilisce un divieto assoluto di qualsiasi forma di pubblicità relativa a giochi o scommesse con vincite in denaro.
Le conseguenze delle violazioni
Le sanzioni inflitte da AGCOM sono significative: l’importo di ciascuna multa è pari al 20% del valore della pubblicità, con un minimo di 50.000 euro. Meta ha registrato il record con una multa di 5,85 milioni di euro. Tuttavia, non tutte le sanzioni sono state confermate. Il TAR del Lazio ha annullato la multa per Twitch e ha ridotto quella per YouTube, mentre ha confermato le sanzioni per altre società coinvolte, come Top Ads, per la pubblicazione di contenuti promozionali su piattaforme come TikTok e Telegram.
Implicazioni per i content creator
Queste sanzioni rappresentano un campanello d’allarme per i content creator che operano nel settore del gaming e delle scommesse. È fondamentale che i creatori di contenuti comprendano le normative vigenti e si astengano dalla promozione di giochi d’azzardo, per evitare sanzioni pesanti. La crescente attenzione delle autorità verso la pubblicità online implica che i content creator devono essere più cauti e responsabili nella gestione dei loro contenuti, per non incorrere in sanzioni che potrebbero compromettere la loro attività.