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Scoperta di un nuovo antibiotico contro la gonorrea resistente

Un team di ricercatori sviluppa un antibiotico efficace contro ceppi resistenti di Neisseria gonorrhoeae

Scoperta di un antibiotico innovativo per gonorrea
Un'importante scoperta scientifica nella lotta contro la gonorrea resistente.

Un’importante scoperta nella lotta contro la gonorrea

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Vienna e dell’Università di Costanza ha fatto una scoperta significativa nel campo della medicina: un nuovo antibiotico capace di colpire in modo selettivo il batterio Neisseria gonorrhoeae, responsabile della gonorrea. Questa scoperta è particolarmente rilevante poiché nel 2024, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha inserito questo patogeno nella sua Bacterial Priority Pathogens List, evidenziando l’emergere di ceppi resistenti agli antibiotici.

La resistenza agli antibiotici: una sfida crescente

Nel 2020, l’Oms ha registrato oltre 80 milioni di nuove infezioni da N. gonorrhoeae, noto anche come gonococco. La trasmissione avviene principalmente attraverso rapporti sessuali, ma può anche verificarsi da madre a figlio durante la gravidanza.

I sintomi della gonorrea variano tra uomini e donne: negli uomini, l’infezione può causare dolore durante la minzione, mentre nelle donne è spesso asintomatica, ma può portare a gravi complicazioni come l’infertilità se non trattata. La crescente resistenza agli antibiotici rende il trattamento della gonorrea sempre più difficile, con il rischio che diventi non curabile.

Il meccanismo d’azione del nuovo antibiotico

Il nuovo antibiotico scoperto appartiene alla classe dei chinoloni alchilici, sostanze antimicrobiche prodotte dai batteri stessi per difendersi da altri microrganismi. I ricercatori hanno sintetizzato varianti di questi chinoloni e testato la loro efficacia su colture in vitro di N. gonorrhoeae e su un batterio commensale, N. cinerea, che normalmente non causa danni all’organismo umano. Sorprendentemente, una delle nuove molecole ha dimostrato di uccidere i gonococchi senza influenzare negativamente altri microrganismi o le cellule umane.

Questo antibiotico sembra attivare un meccanismo di autodistruzione, legato al rilascio di una tossina endogena che porta alla morte del batterio stesso.

Implicazioni future per la salute pubblica

La scoperta di questo nuovo antibiotico rappresenta una speranza concreta nella lotta contro le infezioni da N. gonorrhoeae resistenti agli antibiotici. Gli esperti avvertono che la situazione attuale richiede un’attenzione urgente, poiché l’emergere di ceppi resistenti sta complicando ulteriormente il trattamento delle infezioni. Con l’innovativa molecola sviluppata dal team di ricerca, si apre la strada a nuove strategie terapeutiche per affrontare questa sfida crescente. La ricerca continua a essere fondamentale per garantire che le future generazioni possano beneficiare di trattamenti efficaci contro le infezioni batteriche.

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