Scoperta di una città Maya nascosta grazie alla tecnologia Lidar

Un dottorando americano scopre un insediamento Maya in Messico utilizzando dati Lidar.

Immagine di una città Maya rivelata dalla tecnologia Lidar
Scoperta straordinaria di una città Maya grazie alla tecnologia Lidar.

La scoperta di Valeriana

Recentemente, nel sud del Messico, è stata scoperta una città Maya nascosta nella giungla, ribattezzata Valeriana. Questa scoperta è stata possibile grazie all’uso della tecnologia Lidar, che ha permesso di mappare l’area senza la necessità di scavi tradizionali. Valeriana presenta tutte le caratteristiche tipiche di una capitale politica Maya, come piazze, piramidi e un campo da gioco, suggerendo che l’insediamento potrebbe risalire a prima del 150 d.C.

Il ruolo della tecnologia Lidar

La tecnologia Lidar, che utilizza il laser per misurare distanze e creare mappe dettagliate, ha rivoluzionato il campo dell’archeologia. Prima dell’avvento di questa tecnologia, gli archeologi erano limitati a ciò che potevano osservare a terra. Oggi, grazie al Lidar, è possibile scansionare vaste aree e scoprire siti archeologici che altrimenti rimarrebbero nascosti dalla vegetazione.

Luke Auld-Thomas, dottorando presso la Tulane University, ha scoperto Valeriana mentre esaminava un set di dati Lidar raccolti per scopi ambientali.

Un viaggio nel passato

La storia di Valeriana è simile a quella di Tikal, un altro importante sito Maya scoperto nel XIX secolo. All’epoca, la giungla fitta rendeva difficile l’accesso ai resti archeologici. Oggi, con l’uso del Lidar, è possibile esplorare e documentare il patrimonio culturale in modo più efficace. Auld-Thomas ha trovato la città a soli 15 minuti a piedi da una strada principale, dimostrando che molte altre città Maya potrebbero essere ancora nascoste nella giungla.

Implicazioni per la ricerca archeologica

La scoperta di Valeriana non solo arricchisce la nostra comprensione della civiltà Maya, ma solleva anche interrogativi sul futuro dell’archeologia.

Con l’avanzamento della tecnologia, gli archeologi possono ora accedere a dati che prima erano inaccessibili. Questo apre la strada a nuove scoperte e a una migliore comprensione delle interazioni tra le società antiche e il loro ambiente. Inoltre, la disponibilità di dati Lidar al pubblico potrebbe portare a ulteriori ricerche e scoperte in tutto il mondo.

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