Scoperta di una nuova città Maya nella giungla del Messico

Tecnologie avanzate rivelano un antico insediamento Maya in Campeche

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Scoperta di una nuova città Maya nella giungla del Messico
Una straordinaria scoperta archeologica ha avuto luogo nello stato di Campeche, nel sud-est del Messico, dove è stata rinvenuta una città Maya sconosciuta, denominata Valeriana. Questo insediamento, nascosto per secoli sotto la fitta vegetazione, presenta tutte le caratteristiche tipiche di una capitale politica Maya, tra cui piazze, piramidi e un antico bacino idrico. La scoperta è stata possibile grazie all’uso di tecnologie all’avanguardia, come il Lidar, che ha permesso di mappare la città senza la necessità di interventi manuali tradizionali.

La tecnologia Lidar e la sua applicazione in archeologia

Il Lidar (Light Detection and Ranging) è una tecnica di telerilevamento che utilizza impulsi laser per creare modelli tridimensionali della superficie terrestre.

Questa tecnologia ha rivoluzionato il campo dell’archeologia, consentendo agli studiosi di scoprire insediamenti precedentemente invisibili a causa della vegetazione densa. In questo caso, i ricercatori hanno utilizzato droni e scanner laser per identificare le strutture di Valeriana, rivelando una densità di insediamento di 55,3 strutture per chilometro quadrato, simile a quella di altre aree Maya conosciute.

Il significato della scoperta di Valeriana

La scoperta di Valeriana è considerata una delle più importanti nel campo dell’archeologia Maya, subito dopo Calakmul, il più grande insediamento conosciuto. Questo ritrovamento non solo arricchisce la nostra comprensione della civiltà Maya, ma suggerisce anche che l’urbanizzazione era un fenomeno diffuso nella regione. Gli archeologi stanno iniziando a riconoscere che le aree tropicali e subtropicali hanno ospitato una varietà di forme urbane, molte delle quali erano più densamente popolate di quanto si pensasse in precedenza.

Il futuro della ricerca archeologica in Messico

Con l’emergere di nuove tecnologie come il Lidar, il futuro della ricerca archeologica in Messico appare promettente. Gli studiosi sono ora in grado di esplorare aree precedentemente inaccessibili e di rivelare la complessità delle antiche civiltà. La scoperta di Valeriana rappresenta solo l’inizio di una nuova era di esplorazione, in cui la tecnologia e la ricerca collaborano per svelare i misteri del passato. La continua applicazione di queste tecnologie potrebbe portare a ulteriori scoperte significative, ampliando la nostra comprensione della storia e della cultura Maya.

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