In questi mesi, stampa e televisione danno ampio spazio alla rivoluzione industriale prossima ventura sottolineando come la diffusione dei robot di nuova generazione rappresenti un’alternativa plausibile alla manodopera che per più di un secolo ha popolato le catene di montaggio dei Paesi sviluppati e non. L’annuncio di Foxconn di aver rimpiazzato 60.000 lavoratori con tecnologia in grado di replicare le attività necessarie ad assemblare uno smartphone o un computer è l’ultimo segnale, in ordine cronologico, di una lunga lista. Nuove