Second Life, Philip Rosedale vuole costruire un “metaverso che non danneggi le persone”

philip rosedale
Second Life

Il creatore di Second Life, Philip Rosedale, è tornato per costruire un “metaverso che non danneggi le persone”: i dettagli dell’alternativa alla proposta del mondo Big Tech.

Second Life, Philip Rosedale vuole costruire un “metaverso che non danneggi le persone”

Per molte persone, gran parte delle recenti ossessioni dell’industria tecnologica e dei giochi per il metaverso sembrano stranamente familiari. Le esperienze metaverse che sono state annunciare come rivoluzionarie, infatti, assomigliano molto a Second Life, il mondo virtuale online creato da Linden Lab nei primi anni 2000.

Second Life è al suo 19esimo anno di attività e, anche se ha meno di un milione di utenti attivi mensili, è riuscito a rimanere redditizio. In questo contesto, con sempre più attenzione e investimenti sul concetto di metaverso, non vuole che qualcuno pensi che sia una reliquia.

L’azienda ha molta esperienza e alcuni brevetti che potrebbero essere utili per creare spazi virtuali che la gente potrebbe voler visitare.

Per realizzare i suoi progetti per il futuro, Linden Lab ha annunciato di poter nuovamente contare sul creatore di Second Life. Più di un decennio dopo aver lasciato la società, infatti, il fondatore Philip Rosedale sta tornando in azienda con il ruolo di consigliere.

Negli ultimi anni, Rosedale è stato occupato con una nuova startup di audio spaziale chiamata High Fidelity, che ha co-fondato con Irena Heiberger e Ryan Karpf. La sua tecnologia è utilizzata per abilitare l’audio spaziale nella pionieristica app audio community Clubhouse.

Nel suo ruolo di consulente a Linden, Rosedale si concentrerà sullo sviluppo del prodotto, con l’obiettivo di plasmare la versione di Second Life del futuro metaverso.

L’azienda, intanto, continuerà ad essere guidata dal presidente di Linden Lab Brad Oberwager, che ha acquistato la società nel 2020.

L’opinione di Rosedale sul metaverso e i progetti futuri di Linden Lab

In una recente intervista, Philip Rosedale ha spiegato di temere che gli errori del Web 2.0 – come la pubblicità basata sulla sorveglianza usata da Meta/Facebook – saranno portati nel prossimo paradigma del web. Il creatore di Second Life, inoltre, ha spiegato che ci sono modi migliori per fare soldi nel metaverso. “Second Life è una dimostrazione di un modello che funziona“, ha sottolineato. “Fa un sacco di soldi per persona, ha un livello gratuito, e fa soldi facendo pagare alla gente piccole tasse sulle transazioni, tasse di hosting e tasse di terra”.

“È possibile costruire una versione del metaverso che non danneggia le persone, ma che in realtà può aiutare con i problemi che abbiamo ora con la divisone e la disinformazione”, ha aggiunto.

Soffermandosi sul progetto del metaverso annunciato da Meta/Facebook, Rosedale ha dichiarato: “Big Tech che regala cuffie VR e costruisce un metaverso sulle sue piattaforme ad-driven e di modificazione del comportamento non creerà una magica, unica utopia digitale per tutti… i mondi virtuali non hanno bisogno di essere distopie”.

High Fidelity – che è sostenuta da GV, Blockchain Capital, Breyer Capital e altri – ha acquistato una quota di Linden Lab e contribuirà con alcune proprietà intellettuali. L’azienda sta anche trasferendo parte del suo staff, compresi sette ingegneri, a Linden Lab.

Linden ha rivelato che userà le nuove risorse, l’esperienza e il denaro per far crescere un Second Life più grande e migliore.

Rosedale ammette che sia Second Life che il concetto di metaverso in generale, hanno ancora molta strada da fare. La gente comincerà ad usare gli spazi virtuali, ha osservato, “quando arriveremo alla prima esperienza sociale che sia abbastanza buona da consentire agli adulti di frequentarsi lì dopo il lavoro ma non ci siamo ancora: c’è un motivo se non abbiamo miliardi di utenti su Second Life invece di milioni“.

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Scritto da Ilaria Minucci

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