Il titolo del New York Times “Milliseconds gained, but at what cost?” ha immediatamente risuonato con la mie corde più recondite. Non sapevo affatto a cosa si riferisse, ma misurare i millisecondi è sempre stato il mio pane quotidiano. Ho dedicato quasi tutta la mia carriera allo studio dei pulsar, affascinanti oggetti celesti che hanno tutte le caratteristiche più estreme che si possano immaginare. I pulsar sono l’ultima fermata della materia prima di cadere nel baratro del buco nero.