Con alcuni anni di ritardo, alcuni media internazionali tra cui Forbes hanno scoperto l’esistenza di Shodan. Un motore di ricerca un po’ particolare e molto usato, sin dalla sua creazione (nel 2009), da ethical hacker e ricercatori di sicurezza informatica, dal mondo accademico, dalle Forze di Polizia, dalle Agenzie di Intelligence, da semplici curiosi e, non ultimi, dai cybercriminali.
Cosa lo distingue da Google? La risposta del creatore di Shodan, John Matherly, è molto chiara e semplice: «Google indicizza i siti