Episodi spiacevoli, come le code dentro e fuori i negozi di Milano per lo shopping natalizio in una fase di contenimento della Covid-19, sono sintomi di una realtà più complessa. Se lo stringente lockdown della scorsa primavera ha visto un’impennata degli acquisti online, è altrettanto vero che il consumatore desidera relazionarsi con il negoziante, soprattutto nella scelta dei regali. Per questo è nata ShopCall, la prima piattaforma digitale che permette ai negozi fisici di non abbassare le saracinesche: una grande risorsa per i negozi di prossimità, il cui quid è proprio un rapporto consolidato ed empatico con il cliente. Ne abbiamo parlato con l’ideatore di ShopCall, Roberto Murgia.
Cosa distingue Shopcall da altre startup di e-commerce?
“Attraverso ShopCall, anche piccoli esercenti, artigiani o consulenti, possono sfruttare le potenzialità del web per offrire su larga scala e senza barriere i propri prodotti e servizi, continuando a lavorare in store. Crediamo che vendere online non può e non deve sostituire l’esperienza di contatto e di relazione con il negoziante: con il video commerce di ShopCall basta una videochiamata per accogliere il cliente in negozio, abbattere le distanze e offrire consulenza e supporto ai propri clienti”.
In cosa consiste il business model di Shopcall?
“Con ShopCall il cliente può videochiamare in negozio, farsi aiutare nello shopping dal negoziante di fiducia, scegliere i prodotti di cui ha bisogno e acquistarli direttamente online.
Oppure, può semplicemente mettersi in contatto con il commerciante per scoprire le novità e gli ultimi arrivi, fare qualche domanda, e decidere di passare fisicamente in negozio per acquistare, ritirare e salutare. ShopCall è progettato per la vendita e favorisce lo shopping online: mentre parla con il cliente, il negoziante può creare in tempo reale un carrello con i prodotti selezionati, mostrarglielo sullo schermo dello smartphone e, a fine chiamata, riepilogare con lui l’ordine, concludere l’acquisto con il pagamento, e concordare il metodo di consegna”.
Come avviene il pagamento?
“Il pagamento può avvenire presso il negozio o nel corso della videochiamata con carta di credito, grazie all’integrazione di ShopCall con Stripe. Anche i servizi di spedizione sono integrati per rendere il processo il più semplice e fluido possibile”.
L’ecommerce può salvare e rilanciare il retail? In che modo?
“L’e-commerce offre flessibilità, velocità e convenienza, ma toglie al consumatore il valore dell’interazione fisica con lo spazio retail, con il negoziante e con il prodotto stesso. Per rispondere alle nuove esigenze dei clienti, i negozi devono necessariamente trasformarsi e tendere ad una customer experience più ricca, efficiente, umana e integrata. Nell’epoca del Retail 4.0, quella dell’omnicanalità, una parola chiave è Phygital: un concetto che fonde i confini della dimensione fisica e online dell’acquisto, avvalendosi delle enormi potenzialità offerte dalla tecnologia. L’ideale sarebbe saper coniugare l’esperienza offline e quella online, muovendosi agilmente da un mondo all’altro”.
Spesso e-commerce e retail sono visti come fattori antagonisti, a Shopcall pensate il contrario: come si fa a realizzare la prossimità al cliente attraverso il digitale?
“Il consumatore italiano ha imparato a farsi sempre più sedurre dallo shopping online (che ha registrato un +31% nell’acquisto di prodotti nell’ultimo anno), ma sente la mancanza di curiosare in negozio e di essere assistito dal personale di vendita. ShopCall consente di potenziare lo shopping online e di offrire ai clienti un’esperienza ‘interconnessa’, in cui umano e digitale coesistono, semplicemente mettendo in contatto acquirente e venditore attraverso una videochiamata. Un vero plus per il cliente, che può beneficiare dell’assistenza del personale di vendita durante i suoi acquisiti, e per il negoziante, che riscopre il suo ruolo centrale nell’atto d’acquisto”.
Alcuni traguardi finora raggiunti da Shopcall?
“Lo scorso 3 dicembre abbiamo annunciato la nascita di un progetto unico nel suo genere: grazie a un accordo con Confcommercio Ascom Bra, l’intera città di Bra, con 250 negozi e circa 20 settori merceologici, ha adottato la nostra tecnologia ShopCall. Con Bra condividiamo la filosofia ‘slow’ e per l’occasione il nostro video commerce è diventato ‘slow commerce’. Stiamo anche muovendo i primi passi all’estero”.
Quali sono i settori che possono beneficiare più di altri dell’e-commerce, preservando lo spazio retail?
“Tutti, anche piccoli esercenti, artigiani, consulenti e persino i venditori door-to-door possono sfruttare le potenzialità del web per offrire su larga scala e senza barriere i propri prodotti e servizi, continuando a lavorare in store“.
Obiettivi futuri?
“La sfida è creare uno shopping digitale dal volto umano. Mai come oggi abbiamo la certezza che sia questo di cui si abbia maggiormente bisogno”.