Dando una seconda occhiata alla foto qui sotto e potresti notare qualcosa: in realtà non è una fotografia. Potrebbe semplicemente essere una CGI – un’immagine generata al computer di qualsiasi prodotto che quella particolare azienda sta vendendo. Prendete il rivenditore svedese Ikea, che usa foto in CGI già dal 2006: i modelli 3D possono ingannare l’utente facendogli credere che siano reali. E presto, ce lo conferma l’acquisizione di TurboSquid da parte di Shutterstock, questa tendenza, coniugata con la realtà aumentata, potrebbe essere la normalità.
Shutterstock acquisisce TurboSquid per 75 milioni di dollari
L’azienda leader nella fotografia stock Shutterstock ha annunciato oggi di aver acquisito TurboSquid, una società di media digitali che vende foto 3D, per 75 milioni di dollari. La mossa è sia un’acquisizione di talenti che di proprietà intellettuale, e darà ai due milioni di clienti di Shutterstock – che includono tutti, dai creativi professionisti ai cosiddetti pro-sumers che usano strumenti di editing per sviluppare contenuti per siti web e social media – l’accesso a materie prime per creare immagini da zero. La mossa suggerisce che il futuro della fotografia non deve coinvolgere per forza una macchina fotografica.
Per l’amministratore delegato Stan Pavlovsky, si tratta di una solida strategia commerciale: si aspetta che la mossa aggiunga circa il 2% – 3% alle entrate complessive di Shutterstock.
Ma solleva anche domande sul divario, che sfuma sempre più, tra realtà e finzione in un’era di deepfakes e “falsi a buon mercato”. I modelli 3D prolifereranno, ma siamo sicuri che l’unico effetto negativo sia che sarà più difficile per i consumatori capire la differenza tra ciò che è reale e ciò che è falso?
Prima di tutto, alcune definizioni: le risorse stock 3D sono oggetti e materiali già pronti che possono essere combinati con fotografie, filmati o altri strumenti digitali per creare immagini fotorealistiche. Possono rendere più facile la vita di un editor di foto perché ottenere lo scatto perfetto di una tazza di caffè o di un barattolo di zuppa non comporta più la ricerca dell’oggetto o la giusta luce in situdio.
Lo si progetta semplicemente usando un software.
L’acquisizione renderà Shutterstock il più grande marketplace 3D del mondo per entrate, secondo Pavlovsky. La transazione è destinata a chiudersi all’inizio di febbraio. Questo significa una nuova concorrenza per Adobe, che ha il software di imaging 3D Adobe Dimension. Getty Images, il più grande concorrente di Shutterstock, non offre beni 3D.
Perché ora? Pavlovsky nota che Shutterstock non è solo una società di foto stock – oltre ai contenuti stock e agli strumenti di editing delle immagini, la società ha lanciato una piattaforma di creazione di contenuti Shutterstock Studios nel novembre dello scorso anno. L’acquisizione di TurboSquid indica un crescente interesse nella creazione di contenuti e uno sforzo da parte di Shutterstock per aiutare i modelli 3D a diventare mainstream, rendendo lo strumento facile da usare per i marketer senza esperienza di fotoritocco. “Vogliamo assicurarci che i nostri marketer e creatori di contenuti abbiano le ultime e più grandi capacità”, dice Pavlovsky. “Oggi il 3D è focalizzato su professionisti molto preparati e su categorie più di nicchia come quelle industriali. C’è ovviamente qualche applicazione del 3D all’interno di aziende di e-commerce di mobili come Ikea, ecc, ma per noi siamo sempre stati un innovatore per quanto riguarda portare contenuti e flusso di lavoro ai creatori”.
E dal momento che questi prosumer sono la più grande area di crescita di Shutterstock, l’acquisizione ha avuto senso. “Questo diventerà sicuramente molto più mainstream“, dice Pavlovsky. “Ogni grande piattaforma sta lavorando su questo, quindi ci aspettiamo di essere al centro di quel flusso di lavoro con i creativi, fornendo sia gli strumenti che i contenuti“.
Ma i modelli 3D sollevano preoccupazioni. Per esempio, i consumatori potrebbero non rendersi conto che molte pubblicità di automobili, compresi gli spot pubblicitari e gli annunci di stampa e digitali, sono fatti usando modelli 3D, non auto reali. I consumatori meritano di saperlo? Il governo dovrebbe intervenire e insistere che le immagini costruite siano etichettate per distinguerle dalle fotografie?
Pavlovsky dice di essere aperto alla regolamentazione in modo che i media 3D siano realizzati in modo responsabile. “C’è molta responsabilità”, dice Pavlovsky. “È una categoria nascente e molto nuova in natura e la stiamo monitorando molto da vicino. Ma è qualcosa che richiederà una certa regolamentazione, perché come si può immaginare, ci sono un sacco di preoccupazioni per la privacy. Ci sono molte cose che possono andare male”.
