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Si chiama Weedi, è innovazione dal basso e si fa nei weekend

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Negli ultimi tempi si parla frequentemente di eventi simili a Startup Week End e Hackathon. Eventi, per chi non lo sapesse, che hanno l’obiettivo di aggregare persone in un week end di brainstorming, cocreazione, confronto, progettazione e sviluppo di nuove idee e nuovi progetti.

Il format è molto semplice: il primo giorno creativi, programmatori, marketer e imprenditori si presentano e condividono ognuno un problema da risolvere ed una idea: le idee che ricevono più consensi passano la prima selezione e si procede quindi alle 48h di sviluppo per presentarle e pitcharle ad una giuria alla fine del secondo giorno.

Circa due anni fa, scrissi un post nel quale proponevo un format simile allo startup week end ma con un approccio inverso: il problema non viene portato dagli startupper, ma sono le aziende o gli enti che lo propongono.

E così poco tempo fa, con Indigeni Digitali e gli amici di Medioera è nata l’idea di proporre ad alcune istituzioni un week end delle Idee.

E’ nato così Weedi, il Week End delle Idee e questa prima edizione si svolgerà in tutta Italia, toccando per adesso 5 città Italiane: Torino, Salerno, Brescia, Roma e Catania.

L’obiettivo dell’iniziativa è stimolare i giovani a confrontarsi, a raccogliere le idee in modo strutturato e ad elaborare proposte innovative, riflettendo sulle loro potenzialità imprenditoriali, che vedano l’applicazione del mondo digitale e dei nuovi media per creare interventi focalizzati sui seguenti temi: ambiente, lavoro, sociale.

Lo scopo è quello di promuovere, tra le nuove generazioni, un’idea di business che abbracci sia la dimensione tecnologica, elemento imprescindibile quando si parla di innovazione, sia la dimensione collettiva, che orienti l’idea a beneficio di tutta la cittadinanza.

La prima tappa di questo evento è stata Torino e la tematica su cui focalizzare le due giornate di lavoro era legata all’innovazione in ambito ambientale, al settore energetico, riuso di oggetti, di riciclo di materiali, promozione di stili di vita ecocompatibile. Tutti settori promettenti e che offrono opportunità ai giovani per la creazione di impresa.

Il tavolo dei lavori si è aperto venerdì mattina alle 9.30 dopo un discorso di benvenuto della Dirigente al servizio politiche sociali e di parità Francesca Ricciarelli. Sono stati creati 3 tavoli da 8 persone con profili diversi: tecnici e designer, business analyst ed esperti in marketing&comunicazione.

I progetti presentati sono stati 3:

Green Pink: affronta un problema serio. Solamente in Italia ogni anno vengono prodotti 120.000 chilogrammi di rifiuti di assorbenti.

L’assorbente, oltre ad avere componenti chimiche dannose, ha un processo di smaltimento lungo 10 anni. In Germania, Francia e altri Paesi hanno da molto tempo trovato soluzioni sostenibili come gli assorbenti lavabili e le moon cup. L’obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare l’utilizzo della coppetta mestruale attraverso la rete e il web sociale, oltre ad istituire un e-commerce che possa vendere degli astucci personalizzati dove poterle riporre.

E-dinamo: l’obiettivo del progetto è quello di realizzare energia pulita sfruttando le pedalate sulle biciclette. Palestre e semplici passeggiate possono essere in grado di produrre energia pulita per ricaricare cellulari o, su larga scala, far risparmiare centinaia di euro a strutture, quali le palestre. Oltre al dispositivo hardware, la startup si propone di realizzare un’applicazione mobile che metta in competizione gli utenti. Ogni obiettivo sblocca dei badge (ad es: se hai acceso una lampadina, hai risparmiato 100kW ecc.). Un ottimo modo per risparmiare rimanendo in forma.

Eventi green: Le diverse attività correlate a un evento (segreteria organizzativa, allestimento, svolgimento, trasporti, smontaggio, attività post-evento, ecc.) provocano impatti ambientali con la produzione di rifiuti, il consumo di energia e acqua, le emissioni atmosferiche, ecc. Eventi green si pone tra l’organizzatore e l’evento garantendo lo standard internazionale ISO 20121 che garantisca la sostenibilità dell’iniziativa.

Durante la giornata di sabato è intervenuto l’assessore all’ambiente della provincia di Torino, Roberto Ronco, che ha preso parte anche alla giuria finale. C’è stato un testa a testa tra green pink ed e-dinamo, con quest’ultima decretata vincitore della giornata. Un ringraziamento speciale va ai tutor presenti di Indigeni Digitali e Medioera Andrea Aloi, Bruno Bellissimo, Claudio D’angeli, Alberto Serafini, Marco De Carolis e Gabriele Costamagna che hanno supportato le attività e coordinato i vari tavoli.

Ora arrivano le altre tappe: Salerno il 16/17 novembre e Brescia il 23/24 novembre!

Vi invitiamo ad iscrivervi e partecipare numerosi ai prossimi due appuntamenti: questo è il primo esperimento di una serie di progetti di CrowdSourcing e CoCreazione che vogliamo portare in giro per l’Italia per fare innovazione, dal basso!

Fabio Lalli

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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