Il quadro generale: con le app di teleconferenza che testimoniano una crescita senza precedenti in questi tempi, la concorrenza per afferrare un pezzo della torta è diventata feroce. Negli ultimi mesi Microsoft, che ha vinto il contratto JEDI da 10 miliardi, con Teams e Zoom ha visto salire alle stelle il numero di utenti e ora Slack, che non vuole rimanere indietro, sta diventando partner di Amazon per sfruttare la sua vasta gamma di servizi AWS e rafforzare la sua presenza nell’area di lavoro aziendale.
L’accordo tra Slack e Amazon
Slack e Amazon hanno stipulato un accordo pluriennale, in cui quest’ultimo adotterà Slack per la comunicazione interna per i suoi team AWS e fornirà servizi aggiuntivi a Slack per espandere la propria presenza nell’area di lavoro aziendale. Una volta che l’implementazione di Amazon ai suoi dipendenti sarà completa, l’azienda potrebbe potenzialmente superare IBM per diventare il più grande cliente di Slack.
Il gigante dell’e-commerce è già il provider di servizi cloud preferito di Slack e lo strumento di business ora trarrà vantaggio dalle sue capacità di archiviazione, calcolo, database, sicurezza, analisi e apprendimento automatico. La partnership vedrà Slack utilizzare Amazon Chime per alimentare le sue funzionalità vocali, video e di condivisione dello schermo.
Amazon ha anche integrato il suo Key Management Service con Slack al fine di attirare clienti regolamentati e attenti alla sicurezza per la distribuzione e il controllo delle chiavi crittografiche. Inoltre, lo strumento di comunicazione offrirà ora una migliore collaborazione tra i team grazie all’integrazione di AWS Chatbot e supporterà il trasferimento sicuro dei dati bidirezionali con AWS tramite Amazon AppFlow.
Con il supporto back-end di Amazon, Slack può solo ottenere la spinta di cui ha bisogno per competere con Microsoft Teams, con il quale ha una rivalità complicata e Zoom, che utilizza più provider di cloud e recentemente ha collaborato con Oracle per l’infrastruttura cloud aggiuntiva.
