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Smart Public Administration, verso una rivisitazione della funzione pubblica ed un approccio citizen-driven

Grazie alle nuove tecnologie digitali e all'impatto della pandemia, molte PA potrebbero accelerare la transizione in Smart Public Administration.

smart public administration master

Da diversi anni è sotto gli occhi di tutti il grande processo di trasformazione in chiave digitale che sta interessando la pubblica amministrazione, sempre più influenzata dalle nuove tecnologie e dalla diffusione e condivisione delle informazioni figlia della cosiddetta “società della conoscenza”. Un mutamento che è stato incentivato anche dall’esplosione del fenomeno delle startup e dell’open innovation, nonché dalla crisi economico-sanitaria del Covid-19 che ha messo in discussione i paradigmi su cui si basava il management degli ultimi decenni. Questo insieme di fattori ha reso evidente a tutti come il bisogno attuale di imprese e società sia quello di essere sempre pronte ad affrontare le sfide del domani operando tramite modelli e approcci innovativi.

Verso una Smart Public Administration

Di questa trasformazione generale fa ovviamente parte anche il settore della pubblica amministrazione, che proprio grazie alla pandemia sembra aver finalmente trovato la spinta giusta per attuare quella grande transizione digitale di cui si parla da decenni. Lo spostamento della PA verso il mondo digitale va peraltro letto anche in una prospettiva di prevenzione nei confronti di emergenze future, che potranno essere superate soprattutto grazie a una forte capacità di adattamento tecnologico maturata in precedenza.

È ciò che sostiene anche uno studio condotto nel 2020 da Mazzucato e Kattel, sull’impatto del COVID-19 sulla public-sector capacity. Secondo la ricerca infatti di fronte a un’emergenza le istituzioni devono essere capaci di rispondere in maniera dinamica allineando i propri servizi pubblici ai bisogni dei cittadini, ciò anche tramite l’utilizzo di piattaforme data-driven.

Collaborazione tra PA e imprese

Ad oggi, per poter soddisfare i bisogni sociali della popolazione, risulta quantomeno necessario un cambiamento di mentalità che porti a una maggiore collaborazione tra imprese, organizzazioni no profit e pubblica amministrazione, sfruttando gli ambiti di convergenza tra queste diverse realtà pur nella consapevolezza dell’eterogeneità dei loro obiettivi e dei loro strumenti.

Come riportato anche dalla prestigiosa rivista Journal of Knowledge Management, questo tipo di collaborazione rappresenta una straordinaria opportunità per ampliare la conoscenza dell’intera organizzazione, migliorando di conseguenza l’efficienza delle sue politiche e l’utilizzo delle risorse stanziate. Una trasformazione da un mondo bipolare dove l’unica connessione era industria istituzioni a un mondo multipolare dove ogni attore assume il suo ruolo strategico all’interno della catena.

Un cambiamento di tale portata necessita però di un costante aggiornamento delle conoscenze manageriali e organizzative, fondamentali per poter traghettare l’attuale pubblica amministrazione verso il mondo del Public Government 4.0. Proprio questa transizione digitale, combinata con la knowledge sharing, consentirà il passaggio da una modalità citizen-centric a una citizen-driven: cioè da un governo che anticipa i bisogni dei cittadini ai cittadini stessi che guidano i governi alla soddisfazione delle loro esigenze.

Il master dell’Università Link Campus University

Tutti questi concetti sono illustrati nel Master in Smart Public Administration presente già da alcuni anni presso l’Università Link Campus, come spiega il professor Manlio Del Giudice, direttore scientifico del Master Smart Public Administration e Editor in Chief Journal of Knowledge Management: “Il Master in Smart Public Administration dell’Università Link Campus University ha avviato da alcuni anni un percorso di sensibilizzazione e promozione della cultura della collaborazione, della condivisione e della co-decisione tra gli attori del territorio, ispirata alle buone pratiche dell’open government, del design thinking e della progettazione partecipata, tutti aspetti che incidono fortemente sul livello di efficienza e sulla capacità di soddisfare i bisogni della collettività di riferimento delle aziende pubbliche“.

Del Giudice ha poi aggiunto che: “L’obiettivo principale è quello di formare figure in grado di supportare concretamente le Amministrazioni sui temi dell’innovazione tecnologica e di processo, dei sistemi informativi, degli strumenti di ascolto e coinvolgimento degli stakeholder e, più in generale, sui principi e sulle tecniche gestionali per l’innovazione degli asset materiali e immateriali della Pubblica Amministrazione“.

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Scritto da Redazione Think

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