Il COO di Softbank, Marcelo Claure, ha deciso di lasciare la società dopo un presunto scontro con il fondatore Masayoshi Son sulla paga ricevuta.
Softbank, l’addio del COO dopo lo scontro con il fondatore Masayoshi Son
Nella giornata di venerdì 28 gennaio, il gruppo giapponese SoftBank ha annunciato la partenza del suo direttore operativo, Marcelo Claure, dopo le indiscrezioni che si erano diffuse circa uno scontro sulla retribuzione tra Claure e il fondatore e CEO della società Masayoshi Son.
In un comunicato stampa, Softbank ha annunciato che Claure e l’azienda hanno deciso di comune accordo di separarsi.
Il vice di Claure, Michel Combes, prenderà il suo posto come CEO di SoftBank Group International, tuttavia, nessun sostituto COO è stato nominato dalla società.
La conferma dell’uscita di Claure arriva dopo che Bloomberg ha riferito di uno scontro tra il COO uscente e il fondatore della società.
Secondo il rapporto, Claure – che è stato assunto con il compito di trasformare Sprint Mobile e WeWork – ha chiesto fino a 1 miliardo di dollari di compensazione da Son, significativamente più alto del suo attuale stipendio annuale di 1,8 miliardi di ¥ (16 milioni di dollari).
Secondo quanto riferito, Claure ha anche spinto Son a scorporare il fondo di investimento latino-americano dell’azienda – che è stato supervisionato da lui – sostenendo che avrebbe aiutato a costruire il business, aumentando anche la sua paga.
Le azioni del gigante della tecnologia e degli investimenti sono salite di circa il 2,2% a Tokyo venerdì, ma sono ancora in calo di oltre il 50% rispetto al picco dell’anno scorso.
Problemi e incertezze sul futuro della società
Reuters riporta che l’uscita di Claure si aggiunge all’incertezza su chi potrebbe prendere il posto del 64enne Son. L’azienda ha avuto diverse partenze di alto profilo negli ultimi anni, compresi diversi dirigenti che si diceva potessero prendere il posto di Son. L’anno scorso, tre alti funzionari, tra cui il capo della strategia Katsunori Sago e i dirigenti del Vision Fund Deep Nishar e Jeff Housenbold, hanno lasciato.
Gli investimenti della società hanno anche subito un colpo nell’ultimo anno con le restrizioni applicate dalla Cina ai giganti tecnologici nazionali come Alibaba e Didi – due società in cui SoftBank è uno dei principali investitori. Un’altra società sostenuta da SoftBank, l’indiana Paytm, ha subito una IPO fallita e le sue azioni sono attualmente in calo di oltre il 50% rispetto al prezzo di quotazione.
