Il tema della sostenibilità sta ottenendo una crescente importanza negli ultimi anni, nei quali tutela ambientale e salvaguardia delle risorse sono divenuti obiettivi all’ordine del giorno. I singoli, i privati e le imprese possono contribuire in molti modi, avendo accesso ad opzioni che permettono di coniugare risparmio e tutela dell’ambiente. Tra queste, una valida proposta è quella rappresentata dalle CER (le comunità energetiche rinnovabili), cioè associazioni tra liberi cittadini, pubblica amministrazione, piccole e medie imprese, attività commerciali ed enti pubblici territoriali che si prefiggono l’obiettivo di produrre, consumare e scambiare energia rinnovabile a livello locale. Creare una comunità energetica rinnovabile richiede la costituzione di un’entità legale, in genere sotto forma di associazione o cooperativa; sarà poi adibita un’area in cui installare l’impianto di produzione energetica, di cui potranno usufruire anche soggetti terzi non appartenenti alla comunità. I vantaggi sono molteplici: se da un lato la comunità potrà beneficiare dell’energia pulita prodotta dall’impianto, dall’altro svolgono un ruolo di rilievo, in termini economici, gli incentivi per l’energia prodotta e consumata.
Opzioni sostenibili: tutelare l’ambiente risparmiando
Le CER non sono però di certo l’unica opportunità per i cittadini che vogliano adottare soluzioni green, avendo al contempo un risparmio in bolletta. Un’ottima alternativa è rappresentata dall’autoconsumo, tramite il quale privati e/o imprese possono produrre e contestualmente consumare energia elettrica. Tale energia sarà prodotta da un impianto a fonte rinnovabile, il che avrà il duplice effetto:
- di favorire la transizione energetica e lo sviluppo sostenibile del Paese;
- di avere significativi risparmi sul costo dell’energia, grazie all’esenzione dal pagamento degli oneri di sistema e delle tariffe di rete.
Gli interventi di monitoraggio e reporting sono però piuttosto vari, includendo soluzioni personalizzate per ogni tipologia di utente. Tra questi, alcune opzioni sono rappresentate da:
- interventi di riqualificazione di edifici pubblici e privati: consistono nel massimizzare le prestazioni energetiche degli edifici attuando interventi come la coibentazione di involucri edilizi o la sostituzione degli impianti di climatizzazione. La riqualificazione degli edifici, oltre che essere una delle priorità del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, rappresenta un’occasione importante in termini di risparmio;
- illuminazione pubblica: interventi di efficienza energetica in tal senso possono ridurre i consumi, a parità di punti luce, fino al 40-60%;
- generazione elettrica da fonti rinnovabili: che si opti per l’energia solare, eolica o idrica, quel che è certo è che la generazione di energia da fonti energetiche rinnovabili conduce a vantaggi energetici, economici e ambientali;
- efficientamento dei siti produttivi: si tratta di un’operazione trasversale, che interessa in modo diretto e non l’intero processo produttivo, con le infrastrutture immobiliari, impiantistiche e di servizio ad esso collegate;
- mobilità sostenibile: non vanno poi dimenticate le opzioni di mobilità sostenibile, che includono un superiore utilizzo di biocarburanti, a fronte di un contestuale sviluppo nella mobilità elettrica, sia su strada che su rotaia.
Nel caso della pubblica amministrazione, significativi sono i servizi pensati per aiutare le PA a migliorare l’efficienza energetica e a ridurre i loro costi. L’assistenza personalizzata fornita da GSE, ad esempio, permette di identificare le opportunità di efficienza energetica all’interno degli edifici; ciò può includere l’installazione di sistemi di illuminazione a basso consumo, di sistemi di riscaldamento/raffreddamento efficienti e l’implementazione dei programmi di gestione energetica. La scelta ideale, rispetto a quanto finora detto, sarebbe unirsi a gruppi di autoconsumatori e comunità di energia rinnovabile, optando per un autoconsumo collettivo il cui scopo sia produrre e condividere energia elettrica da fonti pulite.