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SpaceX stabilirà una base su Marte ben prima del 2030: Elon Musk sfida l’Europa

Elon Musk ha affermato che SpaceX stabilirà una base su Marte prima del 2030, quando l’Europa inizierà a studiare una tecnologia competitiva.

Elon Musk SpaceX
Elon Musk è sicuro: SpaceX stabilirà una base su Marte entro il 2030.

Elon Musk, leader di SpaceX, ha affermato in un tweet che l’Europa deve puntare più in alto con la sua tecnologia missilistica o rischia di diventare obsoleta; la compagnia americana continua a surclassare quelle europee e Musk afferma che SpaceX stabilirà una base su Marte molto prima che l’Europa possa soltanto considerare di iniziare a produrre missili adatti alla competizione.

Il dirigente di Tesla risponde a un comunicato di Ars Technica affermando che SpaceX farà atterrare le sue astronavi (termine che egli stesso usa per identificare i missili della sua compagnia) su Marte molto prima del 2030, quando l’Europa inizierà a studiare una tecnologia missilistica che possa essere competitiva. Musk assicura che a quel punto SpaceX si starà già occupando di questioni più complicate, come cercare di rendere la base marziana autosufficiente.

Musk, l’Europa rischia di diventare obsoleta

Per Musk l’Europa sta puntando troppo in basso: secondo lui solo i razzi che sono completamente e rapidamente riutilizzabili possono essere competitivi. Tutto il resto, invece, sarà un «biplano di stoffa nell’era dei jet». Intanto gli ultimi tre prototipi di razzi riutilizzabili di SpaceX sono finiti in fiamme durante il test di prova, l’ultimo poco dopo che la compagnia ha definito la missione «un successo».

L’Europa e gli stati membri spesso ricevono finanziamenti statali per la ricerca in campo spaziale, ecco perché ci si aspetta che attirino clienti una volta diventati operativi.

In pochi anni SpaceX ha superato la quota di mercato europea tagliando i costi con missili riutilizzabili. L’Europa, però, è ancora in ritardo nonostante gli sforzi di recupero.

SpaceX, le ambizioni di Elon Musk

Musk crede fortemente nella possibilità di mandare gli uomini sui pianeti. Nel 2016 ha svelato un piano circa la possibilità di costruire una città marziana ai giorni nostri, anche se i primi coloni, ha affermato, dovrebbero «prepararsi a morire». I missili riutilizzabili di SpaceX abbattono i costi rispetto ai missili mono-uso e per questo avrebbero un ruolo fondamentale quando si tratta di trasformare questa visione in realtà.

Le ambizioni di Musk sono spesso fraintese, tanto che l’astronomo reale britannico Lord Martin Rees ha definito i suoi piani «una pericolosa delusione».

Il senatore Bernie Sanders invece ha attaccato Musk per l’eccessiva attenzione che egli riserva ad altri, quando la Terra sta attraversando gravi problemi: secondo lui bisognerebbe concentrarsi prima sulla Terra, e poi su Marte.

165,5 miliardi di dollari è la stima del patrimonio di Musk secondo Forbes. Questo lo rende la seconda persona più ricca al mondo dopo Jeff Bezos, proprietario di Amazon. Bezos possiede tra l’altro una società aerospaziale, la Blue Origin, alla quale, dichiara, dedicherà più tempo quando si dimetterà da Amazon.

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Scritto da Redazione Think

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