Spaggiari: Ecco quali saranno i 10 trend della semantica nel 2014

innovaizone

Dicembre, tempo di bilanci ma anche di speranze e previsioni per il nuovo anno. Come in tutti i settori, anche in quello della cosiddetta Information Management (gestione delle informazioni) in questo periodo spuntano ogni giorno nuove indagini e analisi di mercato.

Le accomuna in genere il tentativo di quantificare la crescente quantità di dati, che ci aspetterà inesorabile anche nei prossimi mesi. È un dato di fatto, le informazioni sono sempre di più e sempre più complesse, con formati e linguaggi diversi. Tuttavia non ho ancora smesso di sorprendermi di fronte all’enorme volume di contenuti che vengono pubblicati ogni giorno; tanto per citare un esempio, penso ai social media, caratterizzati perlopiù da abbreviazioni e slang spesso difficili da decifrare.

Piuttosto che indovinare numeri e percentuali di crescita credo sia molto più pratico e vantaggioso, soprattutto riflettendo in termini di business, capire come si possa sfruttare questo incredibile patrimonio conoscitivo.

Alle aziende di oggi e di domani serve individuare le informazioni giuste, con efficacia e rapidità: solo così di possono affrontare le sfide di un mondo sempre più interconnesso e ricco di dati.

Per farlo, evitando di restare sommersi dalla massa di informazioni, occorre una tecnologia che sappia estrarne il valore, cioè: analizzare il significato dei testi, capire di che cosa parlano e quali concetti citano.

Si tratta di simulare il ragionamento umano, ma con la potenza di calcolo e la velocità di un computer, per recuperare solo i dati davvero utili. Ecco perché sono convinto che la tecnologia semantica possa offrire un supporto decisivo per le aziende: sa gestire grandi volumi di dati e individuare la conoscenza giusta, grazie alla capacità di replicare la nostra intelligenza.

Quali saranno nel 2014 le aree in cui questa tecnologia impatterà maggiormente? Noi di Expert System che di semantica ci occupiamo da anni ci siamo chiesti cioè in quali processi aziendali la tecnologia semantica produrrà nel breve termine una svolta concreta, dirompente, visibile a tutti. Ecco le 10 principali tendenze a cui assisteremo (e che possono essere approfondire nel report “10 Semantic Technology Trends for 2014”):

1. Dal cercare al trovare. Il 2014 sarà l’anno della semantic search, soprattutto via mobile, dove ricerca e navigazione dei contenuti diventano un tutt’uno per lasciare all’utente maggiore libertà e pieno controllo sugli aspetti descrittivi dell’entità cercata. Dunque ben oltre metadata standard e logica a keyword.2. Interazione in linguaggio naturale. Finalmente “macchine intelligenti”.

Sull’onda delle applicazioni consumer, crescerà l’esigenza di servizi di assistenza più intelligenti, per chiedere con modalità più intuitive e colloquiali ciò di cui si ha bisogno, in qualsiasi momento e da qualunque luogo.3. A cosa stai pensando? Il valore del social. Spiccherà l’interesse per soluzioni in grado di filtrare informazioni da inarrestabili flussi di dati, con l’obiettivo di catturare non solo il sentiment generale, ma tutti gli indizi utili per orientare decisioni più consapevoli.4. Trainati dalla linguistica. A una maggiore distribuzione dell’informazione corrisponderà finalmente una maggiore capacità di interpretazione dei testi e di riconoscimento delle sfumature di significato. La programmazione linguistica sarà quindi fondamentale non solo nel 2014 ma in tutto il prossimo futuro.5. Connettori. Aumentare le performance delle applicazioni tradizionali. In ambito aziendale, incrementare le potenzialità di applicazioni tradizionali come Microsoft SharePoint è un bisogno-chiave. Con la semantica si colmerà il gap fra tipiche interfacce a keyword e basi di conoscenza non strutturata.6. Pubblicità nel Web. La svolta è la comprensione del contesto. L’abbinamento sbagliato fra pubblicità e contenuto si traduce in fastidio per il consumatore e in criticità per l’immagine del brand. La pubblicità su base semantica sarà fondamentale per mostrare messaggi promozionali inerenti ai contenuti online.

7. Infrastrutture più efficienti. Non solo dati strutturati ma conoscenza. I tool per la business intelligence, molto funzionali per gestire dati strutturati in numeri e tabelle, saranno affiancati da software più evoluti, in grado di analizzare e organizzare i contenuti testuali, vero patrimonio conoscitivo dell’azienda.8. Valorizzare il capitale intellettuale. Anche l’esperienza va gestita. La semantica ottimizzerà la fruizione e la condivisione del capitale intellettuale, grazie alla capacità di mappare anche tutte quelle conoscenze che tipicamente rimangono legate ad esperienze individuali, archiviate chissà dove, sepolte nelle email.9. Più intelligence. L’importanza dell’ascolto dei segnali deboli. Grazie alla capacità di intercettare con tempestività le informazioni significative, la tecnologia semantica aumenterà la capacità di ascolto delle aziende verso i segnali deboli per cogliere le opportunità, anticipare i cambiamenti e ridurre i rischi.10. Compliance. Visione unificata sulle informazioni. La prevenzione di situazioni di non conformità sarà uno dei temi caldi del 2014, soprattutto nel caso di aziende che devono rispettare rigide normative e procedure. La tecnologia semantica potrà offrire un valido supporto nell’organizzare le informazioni riducendo al minimo l’onere aziendale.

Stefano Spaggiari, CEO di Expert System

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

What do you think?

Scritto da chef

innovaizone

10 consigli per inventarsi artigiano digitale (e 10 casi di successo)

innovaizone

Sharitaly, a Milano il punto sull’economia collaborativa