Con la consapevolezza che la vita si allarga agli spazi digitali, Starbucks ha compreso l’importanza di creare una comunità digitale ed è pronta a lanciare collezioni esclusive di NFT.
Il “terzo posto” di Starbucks
Il successo di Starbucks si basa sul concetto del “terzo posto”, luogo che sta tra casa e lavoro, un’estensione della vita delle persone in cui possono sentirsi a proprio agio. Il termine è stato coniato dal sociologo Roy Oldenburg ed è stato adottato da Howard Schulz, CEO di Starbucks. Il “terzo luogo” non è solo uno spazio fisico, ma anche una comunità in cui, secondo Oldenburg, “coloro che affrontano problemi comuni trovano un terreno comune, danno sostanza e articolazione al sentimento di gruppo e si offrono sostegno sociale l’uno all’altro”.
Con l’avvento dei mondi virtuali e dei metaversi, questi spazi stanno cambiando ulteriormente. Ciò che accadeva sul piano fisico sta iniziando ad accadere negli ambienti digitali e Starbucks sembra averlo già capito. In un post sul blog dell’azienda, Brady Brewer, chief marketing officer, e Adam Brotman, consigliere, hanno spiegato che il “terzo posto” spesso è stato descritto in termini fisici, ma la sua essenza è basata sulla sensazione di connessione e appartenenza che fornisce. “Ma nell’era iper-digitale in cui viviamo, la connessione con la comunità che Starbucks ha sempre creato è altrettanto potente” hanno aggiunto. Il brand sta lavorando alla creazione di una community digitale globale che ruota intorno al caffè, ma che può espandersi ad altre aree, come musica, arte e libri.
“E se potessimo creare un’attività in crescita, adiacente ai nostri negozi, che alla fine andrebbe a beneficio dei nostri partner, della comunità e dell’azienda? E se potessimo farlo utilizzando una tecnologia che supporta il nostro impegno per la sostenibilità?” hanno dichiarato.
La creazione di NFT
Quello a cui mira Starbucks è la creazione di NFT, sulla base del potenziale che hanno per fidelizzare i consumatori verso un prodotto. In un incontro di presentazione degli utili, il CEO Howard Schulz ha parlato anche di “nuovi concetti di proprietà e modelli di appartenenza sviluppati nel Web 3.0”. Il web 3.0 incorpora la tecnologia a catena di blocchi e consente la memorizzazione dei dati degli utenti in modo decentralizzato. Il post spiega che l’azienda sta lavorando alla creazione di varie raccolte di NFT che incoraggino la creazione di una comunità e forniranno l’accesso a vari vantaggi e nuove esperienze per i proprietari.
“Prevediamo di adottare un approccio graduale, disposti a muoversi velocemente, sperimentare, imparare e collaborare. Abbiamo in programma di dare il via alla nostra prima collezione, appartenenza e comunità NFT entro la fine dell’anno, basata sull’arte del caffè e sulla narrazione. Verrà caricato con una serie di esperienze e vantaggi unici degni della prima collezione NFT di Starbucks. Questa prima collezione formerà la comunità digitale centrale e la spina dorsale su cui speriamo di costruire collezioni e collaborazioni future, tutte basate sullo stesso nuovo ecosistema” ha dichiarato Schulz. Starbucks è solo una delle società che stanno sperimentando l’integrazione di NFT nelle loro strategie di marketing.
