Otrium, con sede ad Amsterdam, un mercato della moda online che mira a spostare l’abbigliamento invenduto e le scorte in eccesso alla fine della stagione, ha raccolto 24 milioni di dollari in finanziamenti di serie B per alimentare un’ulteriore espansione internazionale. Il round è stato condotto da Eight Roads Ventures, con la partecipazione di investitori esistenti come Index Ventures e Hans Veldhuizen.
Otrium e il mercato della moda che vende le scorte in eccesso
La piattaforma di e-commerce consente ai brand di gestire il proprio inventario in eccesso (prezzi, merchandising, visibilità) con l’aiuto di analisi e un motore di determinazione dei prezzi dinamico, e commercializza l’abbigliamento a 1 milione di acquirenti registrati. I brand spaziano dai designer emergenti ai nomi delle grandi marche, tra cui Asics, Puma, Vans, Pepe Jeans e Scotch & Soda.
“Ci impegniamo ad aiutare i nostri partner a ottenere il massimo valore dalle collezioni della loro ultima stagione e ci rendiamo conto che questa esigenza non è mai stata così grande”, afferma il CEO e co-fondatore Milan Daniels.
Con l’interruzione dovuta alla pandemia, McKinsey segnala che il valore delle scorte in eccesso delle collezioni primavera/estate 2020 è stimato tra 140 miliardi di euro a 160 miliardi di euro in tutto il mondo, di cui tra i 45 e i 60 miliardi di dollari solo in Europa.
In un comunicato stampa, Otrium afferma che l’interesse dei marchi è raddoppiato e i ricavi sono cresciuti del 40% solo nell’ultimo mese.
Daniels e Max Klijnstra hanno fondato l’azienda nel 2016 con la missione di “estendere il ciclo di vita della moda“, concentrandosi sulle tendenze dei consumatori verso la sostenibilità. L’anno scorso la startup ha chiuso una serie A da 7 milioni di dollari guidata da Index Ventures. Già attiva in Francia, Germania e nel suo paese d’origine, la startup olandese si sta lanciando nel Regno Unito ed è “focalizzata sull’introduzione di una quantità di marchi senza precedenti”, secondo Daniels.