Marco Zamperini era un uomo del futuro. E questo piccolo libro non è una celebrazione dolente della sua morte, ma un omaggio alla sua vitalità, alla sua visione del mondo, alla sconfinata umanità con cui guardava tutto. Raccoglie gli articoli che ha scritto per Chefuturo!
Va detto che Marco non era un giornalista e nemmeno uno scrittore: ero stato io a convincerlo a scrivere, prima una rubrica su Wired, Chiedilo al Funkyprof, e poi delle storie per Chefuturo! “Sei sempre il mio direttore!” mi ripeteva. Era l’unico a chiamarmi così anche dopo la mia uscita da Wired. Era il suo modo di dirmi che mi voleva bene.
Rileggere le sue “cronache lunari” oggi, che sono passate alcune settimane da una morte improvvisa, ci restituisce il suo sguardo fanciullesco verso il futuro.
E se noi, che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, quella luce negli occhi la conosciamo bene, credo che questo libricino sarà utile soprattutto per gli altri. I giovani di questo paese. La cosa che più lo entusiasmava, sì, persino più dell’ultimo iPhone!, era parlare con i ragazzi. Questo dialogo continua e con gli amici di Marco stiamo costruendo un premio o una borsa di studio da assegnare ogni anno a un giovane molto “funky”.
Mi rendo conto solo ora di quanto in fondo Marco assomigliasse a uno dei personaggi più amati della storia del cinema: il Doc di Back to the Future. La stessa allegra passione per una tecnologia umana che ci migliori la vita. E se oggi qualcuno di noi volesse una macchina del tempo per tornare indietro e riportarlo fra noi, ho il sospetto che lui ci direbbe: andate avanti, senza paura.
Il meglio deve ancora venire.
