Storie: come nasce il FabLab di Reggio Emilia

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Scoprire un Fab Lab a Barcellona o ad Amsterdam può essere un’esperienza di sola andata come poteva essere una volta mangiare un kiwi in Nuova Zelanda… fino a che un qualche intraprendente romagnolo pensò bene di portarne il seme nella sua terra. Poteva attecchire anche lì? Eccome!

Questa volta è toccato alla terra emiliana provare il seme “esotico” del FabLab: non è bastato mordere il frutto, non è bastata la sola andata. Il ritorno, per questa volta, sembra la parte più entusiasmante del viaggio.

Allora il 27 ottobre si inaugura il Fab Lab Reggio Emilia grazie al supporto prezioso di Bas Van Abel (Fab Lab Amsterdam), Massimo Menichinelli (AAlto Factory Helsinky), Enrico Bassi (Fab Lab Torino), alla lungimiranza delle istituzioni locali e soprattutto alla promozione da parte di Reggio Emilia Innovazione.

Si parte allo Spazio Gerra: 4 piani dedicati all’arte contemporanea in rete con gli eventi culturali della città.

E così vedremo come se la cavano questi emiliani, se invece del motore a scoppio mettiamo a loro disposizione una scheda arduino e una stampante 3D!

Se è vero che il futuro ha radici antiche, allora la Reggio Emilia delle Officine Reggiane, che costruiva aerei da guerra, di persone come Achille Maramotti (Max Mara) o Loris Malaguzzi (Reggio Children) e di tante altre piccole o grandi realtà industriali e culturali che si sono ritagliate ambiti d’area di eccellenza a livello internazionale, potrà sicuramente offrire utili riferimenti ai giovani di oggi per intraprendere nuove avventure nel campo dell’innovazione tecnologica, potendo anche sfruttare uno spazio nuovo di condivisione e scambio di conoscenza al centro della città.

“Reggio Emilia, città delle persone” è uno degli slogan più utilizzati dal Sindaco Graziano del Rio, da tenere di fianco allo statuto dei Fab Lab, per ricordarci che dietro le macchine ci sono le persone e ogni oggetto può risultare povero, se non ne segue una narrazione.

Reggio Emilia, 22 ottobre 2012FRANCESCO BOMBARDI

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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