Il Tech Radar di Zalando, una base per guidare le scelte tecnologiche

I team tecnici del gruppo e-commerce di Zalando hanno costruito un Tech Radar delle lingue, dei framework, delle infrastrutture e dei software di gestione dati che padroneggiano al loro interno. Regolarmente rivalutato, questo strumento grafico accompagna la scelta degli strumenti per i nuovi progetti. Il suo codice viene consegnato su GitHub per consentire a qualsiasi organizzazione di creare il proprio Tech Radar.

tech radar zalando
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Ispirati dal Thoughtworks Technology Radar, i team di ingegneri di Zalando (il rivenditore tedesco di e-commerce) hanno creato il proprio Tech Radar, sulla base delle lezioni apprese dalla propria esperienza. Questa sintesi, inizialmente pensata per guidare le scelte tecnologiche interne sui nuovi progetti, viene proposta anche in una versione accessibile a tutti, offrendo un supporto per la riflessione sugli sviluppi relativi agli strumenti di sviluppo, alle infrastrutture e alla gestione dei dati. È stato prodotto e mantenuto per diversi anni dalla Gilda dei Tecnologi di Zalando, un gruppo di ingegneri senior che dedicano parte del loro tempo all’aggiornamento.

Il Tech Radar di Zalando

Le tecnologie prese in considerazione riuniscono quattro categorie, framework, linguaggi, infrastrutture o software di gestione dati, che il Tech Radar di Zalando diffonde su un target composto da 4 cerchi concentrici.

Al centro, il primo cerchio chiamato Adopt raccoglie le tecnologie ben padroneggiate da Zalando. Questi sono raccomandati ai team interni dell’azienda per un ampio utilizzo, su larga scala. Il secondo cerchio, chiamato Trial, riguarda le tecnologie che hanno lavorato con successo in un primo progetto per risolvere un problema reale. Questi sono più rischiosi e possono avere alcuni limiti, gli ingegneri saranno in grado di trasmettere la loro esperienza. Zalando vi colloca in particolare Akka-Http e Angular nei framework, Failsafe nelle infrastrutture, GraphQL o Kotlin nei linguaggi, Airflow o Google BigQuery nella gestione dei dati.

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Quelli che devono ancora essere valutati e quelli che sono riservati a quelli esistenti

Sotto il nome di Assess, il terzo cerchio di Tech Radar si riferisce a tecnologie promettenti con un chiaro potenziale che vale la pena di investire in prototipi ma che presentano rischi più elevati. Spesso sono molto nuovi e sono pochi gli ingegneri che li conoscono. Vediamo Aurelia o Vue.js per il framework, AWS Lambda nelle infrastrutture, R in lingue e AWS Kinesis, Yarn o -curiosamente- Hadoop nella gestione dei dati. Infine, il quarto cerchio, Hold, riunisce le tecnologie che non sono più raccomandate per i nuovi progetti, ma possono continuare ad essere utilizzate per i progetti esistenti. Qui Zalando colloca AngularJS 1.x e BackboneJS sul lato dei framework, Stups sul lato delle infrastrutture, Clojure, Haskell e Rust sul lato delle lingue e, infine, CouchBase, HBase, MongoDB, MySQL o Oracle DB nella gestione dei dati.

La decisione di mettere una tecnologia in un cerchio o di spostarla da un cerchio all’altro è il risultato di proposte che vengono discusse e votate durante le riunioni della gilda, spiega Zalando. Questo Tech Radar si basa sulla partecipazione attiva e sul contributo di tutti i team di ingegneri del gruppo tedesco di calzature e abbigliamento online. Per quei team che vogliono creare il proprio Tech Radar, Zalando ha reso disponibile il codice per generare questa visualizzazione grafica in open source.

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Scritto da Filippo Sini

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