Il modello di business di Tesla
Tesla ha dimostrato di essere una delle aziende più innovative nel settore automobilistico, ma il suo modello di business si distingue per pratiche non convenzionali. Nel 2024, nonostante un calo delle vendite dell’1,1% e una contrazione dei margini, il valore delle azioni dell’azienda è aumentato, in parte grazie al legame di Elon Musk con figure politiche influenti. Questo ha permesso a Tesla di capitalizzare sulla vendita di crediti green, un’attività che ha generato profitti significativi.
Crediti normativi: una fonte di profitto
Dal 2012, Tesla ha ottenuto il 34% dei suoi profitti totali, pari a 32 miliardi di dollari, dalla vendita di crediti normativi. Nel quarto trimestre del 2024, i ricavi derivanti da questa attività hanno raggiunto i 692 milioni di dollari, contribuendo a un aumento del 54% dei ricavi totali dell’azienda.
La forte domanda di crediti è alimentata da altri produttori che cercano di rispettare normative sempre più severe sulle emissioni. Tesla partecipa a un “pool” di vendita di crediti normativi, collaborando con marchi come Toyota e Stellantis, mentre altri gruppi come Ford e Subaru si uniscono a questa pratica.
Le sfide del mercato europeo
Nonostante i vantaggi economici derivanti dalla vendita di crediti, Tesla deve affrontare sfide significative nel mercato europeo. Il 2025 ha visto un calo drammatico delle vendite, con crolli in Paesi chiave. Due fattori principali influenzano questa situazione: il posizionamento politico di Musk e l’invecchiamento della gamma di prodotti. Mentre la concorrenza accelera con nuovi modelli e innovazioni, Tesla deve lavorare duramente per aumentare le vendite e garantire la disponibilità di crediti preziosi per rimanere competitiva.
L’aggiornamento della Model Y, atteso per marzo, rappresenta un’opportunità per rilanciare le vendite, ma le sfide rimangono concrete.