Tesla ha dato il via al suo piano di licenziamenti. 200 dipendenti dell’ufficio californiano dedicato alla guida autonoma sono già stati licenziati. E non è finita qui.
Il piano licenziamenti Tesla
Tesla ha ufficialmente iniziato a mettere in pratica il suo piano di licenziamenti e per il momento a farne le spese sono stati i 200 dipendenti dell’ufficio di San Mateo, in California, che è stato smantellato. Secondo quanto riportato dalla Cnbc, Tesla ha deciso di chiudere questo ufficio, che era dedicato al miglioramento del sistema di Autopilot. “Sapevate che il vostro contratto lavorativo qui a San Mateo era praticamente giunto al termine” ha dichiarato un manager di Tesla durante una riunione. “Abbiamo fatto il nostro meglio per portarvi nella nuova sede di Palo Alto, ma non ci siamo riusciti.
Ciò significa che abbiamo dovuto avviare un processo di ristrutturazione aziendale” ha aggiunto. Tesla ha comunicato ai 200 dipendenti che il 28 giugno sarebbe stato il loro ultimo giorno di lavoro e che dovevano immediatamente abbandonare tutti i loro strumenti, sottolineando che per i prossimi 60 giorni riceveranno lo stesso il loro stipendio per intero. Secondo la Cnbc, i trattamenti di fine rapporto dovrebbero includere un compenso che viene stabilito sulla base degli anni trascorsi nell’azienda, più altri due mesi di benefici. I dipendenti saranno coperti fino al 31 ottobre.
Il piano di ristrutturazione aziendale di Tesla
La chiusura dell’ufficio di San Matteo, con il conseguente licenziamento di 200 dipendenti, è solo il primo passo del grande piano di ristrutturazione aziendale dell’azienda.
All’inizio di giugno, Elon Musk, ceo della società e uomo più ricco del mondo, ha inviato una email ai dirigenti di Tesla, spiegando di avere un “cattivo presentimento” sulla situazione economica attuale. Lui stesso aveva annunciato di essere pronto a licenziare il 10% dei dipendenti. Questa sua decisione comporterà l’allontanamento di 10mila lavoratori.