È stato il restyling più ambizioso nella storia recente di Londra. Grazie al gruppo Fairmont Hotels, vincitore del Green Partnership Program che gestisce il Savoy, si è voluto svecchiare quell’estetica “English Edwardian and Art Deco”, ritenuta ormai eccedente e obsoleta nella nuova rappresentazione architettonica della capitale.
Rinnovando lo splendore del lusso con nuove tecnologie improntate alla salvaguardia ambientale, si è compiuto un atto di coraggio e uno sforzo notevole anche dal punto di vista economico.
Il progettista, Pierre Yves Rochon, ha ringiovanito gli interni con rivestimenti murali in seta, vetri di Murano e pavimenti in preziosi marmi di Carrara.
Ampliate le stanze da bagno, dove sono presenti articoli da toilette firmati Harris Miller, e arricchite le suite con elementi di vanto (come i bellissimi camini in pietra).
Ma la caratteristica basilare (e più dispendiosa), è rappresentata dall’eco sostenibilità che coinvolge l’intera struttura: si ricicla e si depura l’acqua, si recupera l’olio usato nelle cucine, trasformandolo in biodisel, mentre un perfetto sistema di controllo, altamente tecnologico, permette un risparmio energetico ottimale.
Si utilizzano, inoltre, ventilazione naturale per regolare i sistemi d’aerazione nelle suite, luci a basso consumo energetico, mezzi di trasporto ibridi. Tutti riciclati anche i rifiuti, grazie a collaborazioni con le associazioni di beneficienza come quelle per il recupero di candele, francobolli e computer.
Se fino a qualche anno fa, una simile attenzione poteva apparire un sogno, il Savoy l’ha trasformato in realtà; non solo, immaginate che è stata introdotta una nuova figura di riferimento, una sorta di “concierge ecologico“, con l’incarico di far conoscere agli ospiti una città nuova ed eco-friendly, sensibilizzandoli alle iniziative ecologiche a Londra o riservando loro un tavolo nei ristoranti green.
La novità sta nel fatto che l’impegno profuso all’ambiente non ha distolto l’attenzione al lusso che da sempre, ha contraddistinto The Savoy Hotel affacciato sul Tamigi. I clienti ritroveranno il décor in vetro opacizzato nel famoso Foyer, l’American Bar, il Savoy Grill, le 268 camere e suite con vista, il tutto con le dovute innovazioni post-restauro, come il Savoy Tea Area e il Beaufort Bar.
La grande tradizione culinaria iniziata da Auguste Escoffier, continua con il rientro del più grande chef inglese, quel Gordon Ramsey, caposcuola della novelle cuisine britannica al Savoy Grill e nella riapertura di un ritrovo molto amato da celebrities e jet set, il River Restaurant. Leggendari i classici cocktail di Harry Craddock che, al Beaufort Bar, offre le migliori etichette di Champagne, tra i più selezionati di Londra