Quando avevo 10 anni, nel 1988, facevo il boy scout. Organizzare un campo era complicato: si facevano le catene telefoniche per le riunioni, bisognava recuperare mappe e cartine e per acquistare i biglietti si doveva andare fisicamente in stazione. Grazie al digitale, oggi, è tutto più semplice.
L’aspetto che mi colpisce di più, e che spesso viene trascurato, di questo radicale cambiamento è l’evoluzione del paradigma relazionale: il digitale ha metabolizzato gran parte della nostra socialità. La Rete ci ha abituato