La Svezia è la patria di un gran numero di interessanti startup e aziende di ambito tecnologico, note per le loro attività e la loro innovazione; tra i nomi più importanti troviamo: Spotify (musica), Klarna (pagamenti), Tictail (e-commerce) e King (giochi). Una delle startup recenti che sta avendo un enorme successo e sviluppo, proprio in questi mesi, è Truecaller.
Fondata nel 2009, Truecaller ha preso ispirazione dalla cara vecchia rubrica e ha creato un elenco telefonico collaborativo globale. In quattro anni Truecaller è diventato l’elenco telefonico collaborativo più grande al mondo, con oltre 1 miliardo di numeri e oltre 25 milioni di utenti sparsi per il mondo che effettuano ben oltre 500 milioni di ricerche al mese. Poco meno di un anno fa Truecaller contava solo 2 milioni di utenti.
A questa startup lavorano attualmente 25 persone che coprono 11 differenti nazionalità: Svedese, Italiana, Turca, Cinese, Indiana, Iraniana, Americana, Portoghese, Rumena, Russa e Ucraina.
Truecaller è un servizio gratuito disponibile in 15 lingue su Android, BlackBerry, iOS, Series40, Symbian S60, Windows Phone e sul web. Grazie ad esso si possono trovare i nomi e i numeri di telefono di persone e aziende di tutto il mondo, nell’elenco sono inclusi anche i numeri associati a schede prepagate. Truecaller permette anche di scoprire in tempo reale chi sta chiamando, così da non avere più sorprese quando un numero sconosciuto chiama.
La comunità di Truecaller contribuisce volontariamente all’elenco, condividendo informazioni relative ai numeri di telefono, e permette di identificare numeri indesiderati come quelli di call center, telemarketing e compositori automatici.
Una volta contrassegnato, all’interno dell’applicazione, un numero come indesiderato, Truecaller rifiuterà automaticamente qualsiasi telefonata proveniente da quel numero; in alternativa si può anche impostare di essere semplicemente avvisati. Volendo si possono anche bloccare tutte le chiamate provenienti da numeri anonimi.
Tra le altre funzionalità disponibili in Truecaller ci sono: la gestione delle proprie informazioni (si può anche inserire una foto in alta definizione), la sincronizzazione con i maggiori social network e la possibilità di vedere e contattare persone che si potrebbero conoscere (c’è la possibilità di vedere anche quanti contatti si hanno in comune con una persona).
Il servizio è molto popolare in India (Come evidenziato da un articolo del quotidiano The Hindu, tre personaggi famosi su dieci hanno votato Truecaller come applicazione per loro indispensabile), Medio Oriente, Stati Uniti, Svezia e altri paesi nordici.
Il servizio è in forte espansione in molti altri paesi al mondo e l’Italia è senza dubbio tra questi.
Qualche mese fa Truecaller ha pubblicato un documento che delinea i metodi di marketing che l’hanno aiutata a raggiungere questi numeri con un budget alquanto ridotto. La startup ha eseguito un piano basato su cinque punti che ha contribuito a far crescere rapidamente e considerevolmente il numero di “Mi Piace” e di condivisioni su Facebook, ma allo stesso tempo anche a migliorare le recensioni sugli store delle app. I punti chiave sono stati:
1) Mostrare il tasto “Mi Piace” esclusivamente quando un utente cerca e trova con successo un risultato.
2) Chiedere a un utente di scrivere una recensione dell’applicazione esclusivamente dopo aver effettuato cinque ricerche con successo, o la prima volta che l’utente contrassegna un numero come indesiderato.
3) Dopo 30 giorni di inutilizzo, inviare una notifica all’utente che mette in evidenza qualche funzionalità, ad esempio il blocco delle chiamate.
4) Consentire agli utenti di invitare i propri amici via SMS, email o Facebook.
5) Usare il ticker di Facebook per mostrare quando qualcuno ha effettuato una ricerca in Truecaller, senza ovviamente mostrate la ricerca effettuata.
Queste tattiche sembrano semplici e ovvie, ma i risultati sono stati a dir poco stupefacenti. Truecaller ha aumentato su Facebook la sua media mensile di “Mi Piace” del 120% e il numero di condivisioni mensili del 2.000% nell’arco di tre mesi, e ha raggiunto una valutazione media di 4.5 stelle sul Google Play e 159.000 recensioni. In totale, la startup ha ricevuto più di 718.000 “Mi Piace” su Facebook.
Il modello di business di Truecaller si basa in parte sull’accesso alla loro API, che è stata inaugurata alla fine dello scorso Maggio. Le aziende potrebbero trovarla utile per la verifica d’identità. Le compagnie aeree ad esempio, potrebbero usarla per migliorare il loro servizio clienti, ottenendo così l’accesso ai nomi dei proprietari dei numeri che chiamano e in più verificando l’affidabilità del cliente grazie ai Punti True.
La startup ha ricevuto un investimento di 1,3 milioni di dollari da parte di Open Ocean, un venture capital creato dal fondatore di MySQL Michael Widenius, un forte sostenitore delle startup nordiche.
SERGIO CUCINELLA