Un mese fa Elon Musk aveva annunciato che avrebbe lasciato la guida di Twitter, nominando un nuovo Ceo. Da quel momento, però, non ne ha più parlato ed è calato il silenzio sulla questione.
Il silenzio di Elon Musk sul nuovo Ceo di Twitter
Un mese fa Elon Musk ha annunciato che avrebbe lasciato la guida di Twitter, nominando un nuovo ceo. Una decisione presa dopo un sondaggio lanciato dallo stesso miliardario, in cui aveva chiesto agli utenti un parere sulla sua leadership. “Dovrei dimettermi da capo di Twitter?” aveva chiesto Musk e oltre 17 milioni di utenti, oltre il 57%, era a favore della sua uscita di scena. Spiazzato dal risultato, il miliardario aveva dichiarato che avrebbe rispettato il responso e accettato la sconfitta.
Poi aveva annunciato che avrebbe nominato un nuovo Ceo “non appena troverò qualcuno abbastanza folle da accettare questo incarico”. È passato un mese da quel momento, ma Elon Musk non ha più parlato di questo nuovo Ceo. Ha evitato di riprendere il discorso, facendo calare il silenzio sulla questione. L’ipotesi che in un mese non sia riuscito a trovare qualcuno disposto ad assumere questo ruolo sembra strano, per cui viene più semplice pensare che non voglia lasciare il comando.
Le novità su Twitter Blue
Nelle ultime ore sono emersi dettagli su un’altra storia su cui Elon Musk sembra aver fatto marcia indietro. Sono stati resi ufficiali i prezzi degli abbonamenti di Twitter Blue, che limita gli annunci e conferisce la spunta di verifica agli account.
Anche per gli utenti Android, proprio come per quelli di iOS, questo abbonamento costerà 11 dollari al mese, ovvero 3 dollari in più rispetto a chi decide di abbonarsi tramite il browser e non tramite l’app. Un risultato dovuto al fatto che sia Apple che Google prevedono il 30% di commissioni per gli acquisti in app. Commissioni non molto apprezzate dal miliardario, che aveva accusato le aziende di imporre una tassa nascosta su Internet. Si è però dovuto arrendere e accettare questi prezzi, anche in questo caso rimanendo in silenzio. L’ex uomo più ricco del mondo al momento è impegnato in un processo per alcuni suoi tweet su Tesla, che risalgono a qualche anno fa, in cui annunciava la possibilità di delisting di Tesla.
Un’ipotesi che alla fine non si è mai concretizzata e che ha scatenato una causa legale da parte di alcuni azionisti.