Elon Musk ha annunciato che Twitter renderà pubblico l’algoritmo usato per consigliare i tweet ad ogni utente. Si tratta dell’approccio trasparente che ha sempre sostenuto, senza mai metterlo in pratica.
Elon Musk renderà pubblico l’algoritmo di Twitter per i suggerimenti
Elon Musk ha annunciato che Twitter renderà presto pubblico l’algoritmo usato per consigliare i tweet ad ogni utente della piattaforma. Ha sempre parlato di questo approccio trasparente, ma fino ad ora non lo ha mai messo in pratica. “Twitter renderà open source tutto il codice utilizzato per consigliare i tweet il 31 marzo” ha dichiarato il proprietario del social network. “Le persone scopriranno un sacco di cose stupide, ma risolveremo i problemi non appena li troveremo” ha aggiunto.
Svelare questo algoritmo faceva parte dei motivi che lo avrebbero spinto ad acquistare la piattaforma lo scorso anno, così come il “potenziale” dell’azienda e la difesa di una visione più assoluta di libertà di espressione e comunicazione. I suoi primi quattro mesi alla guida di Twitter, però, sono stati segnati più che altro da ondate di licenziamenti, dalla fuga di moltissimi inserzionisti, dal caotico lancio di un abbonamento a pagamento e da guasti tecnici. Il miliardario ha spiegato che gli algoritmi di Twitter erano molto complicati e poco conosciuti, anche all’interno dello stesso team californiano. “Essere trasparenti sul codice all’inizio sarà molto imbarazzante, ma dovrebbe portare a rapidi miglioramenti nella qualità dei suggerimenti. Stiamo sviluppando un approccio semplificato per evidenziare i tweet più interessanti” ha dichiarato Elon Musk.
La trasparenza che ha sempre annunciato Elon Musk
La misura di trasparenza potrebbe andare a placare le autorità e i legislatori che pretendono di sapere come funziona esattamente questa piattaforma. Diversi politici, in modo particolare i repubblicani, sono convinti che sia prevenuto nei loro confronti, mentre le ONG per i diritti umani hanno spesso criticato questo servizio, soprattutto da quando è guidato da Elon Musk, per non aver combattuto a dovere contro la disinformazione e le molestie. Rendere il codice “open source” significa che altri sviluppatori o potenziali rivali potrebbero decidere di usarlo. Per il momento non è emersa nessuna alternativa importante e significativa per il social network. La maggior parte dei politici, delle organizzazioni e delle personalità elette continuano ad usare Twitter per comunicare i loro pensieri.
È giusto precisare che Jack Dorsey, l’ex capo della rete, era un grande sostenitore dei programmi open source. Come procederà Elon Musk? Manterrà la promessa di una maggiore trasparenza e mostrerà realmente l’algoritmo che Twitter utilizza per i suggerimenti? Non ci resta che attendere il 31 marzo, data annunciata dallo stesso miliardario.