Prima vittima illustre della spunta blu a pagamento su Twitter. Il New York Times non vuole pagare, così Elon Musk ha tolto la certificazione all’account.
Il New York Times non paga la spunta blu: Elon Musk gliela toglie
Arriva la prima vittima della politica di Elon Musk sulla spunta blu di Twitter. Dal 1 aprile il social ha smantellato il programma di verifica e il New York Times ha deciso di non aderire a questo nuovo regolamento, perdendo dal suo accanto di 55 milioni di follower la spunta blu. Il programma gratuito era usato per autenticare gli account appartenenti a celebrità, politici, influencer e giornalisti, ma anche aziende, marchi e governi. “Bisogna stringere le maglie della certificazione e fare in modo che per ottenere la spunta blu servano un numero telefonico verificato e una carta di credito.
La mia previsione è che qualsiasi cosiddetto social network che non faccia così fallirà” ha dichiarato Elon Musk, citato da Sky.it. Secondo il sito di Twitter, le organizzazioni verificate possono nominare “qualsiasi individuo o entità a loro associata”, come manager, collaboratori, dipendenti e marchi. Gli utenti collegati riceveranno uno dei badge di verifica codificati per colore con un “badge di affiliazione”, una piccola immagine della foto del profilo della società madre, che porterà gli utenti all’organizzazione. Nonostante le organizzazioni possano nominare tutti gli affiliati che desiderano, ogni utente costerà loro 50 dollari in più al mese. Gli utenti non collegati possono mantenere il loro segno di spunta blu acquistando l’abbonamento a Twitter Blue per 8 dollari al mese o 84 dollari all’anno.
Elon Musk e il New York Times: il difficile rapporto
Elon Musk e il New York Times non hanno mai avuto un buon rapporto. Il miliardario, da quando si è lamentato della poca copertura del giornale sul caso dei Twitter Files, ha continuato ad attaccare il New York Times senza sosta. “La vera tragedia del New York Times è che la loro propaganda non è nemmeno interessante” ha scritto su Twitter. “Inoltre, il loro feed è l’equivalente di Twitter della diarrea” ha aggiunto in un altro tweet ancora più offensivo. “È illeggibile. Avrebbero molti più follower reali se pubblicassero solo i loro articoli più importanti. Lo stesso vale per tutte le pubblicazioni” ha continuato il miliardario, che ha tolto la spunta blu al giornale dopo la decisione di quest’ultimo di non pagare l’abbonamento.