Elon Musk ha ammesso che Twitter si trova in una crisi profonda e ha lanciato l’allarme. “Siamo a corto di fondi” ha dichiarato il miliardario, attaccato da concorrenti come Zuckerberg, gravato dal debito dopo l’acquisizione e in grave difficoltà con le pubblicità. Quale sarà il destino del social network?
Twitter, la profonda crisi annunciata da Elon Musk: “Siamo a corto di fondi”
Elon Musk ha annunciato la profonda crisi di Twitter. Il miliardario al momento è attaccato dai nuovi concorrenti, come Threads di Zuckerberg, gravato dal debito dopo l’acquisizione e in grave difficoltà sul fronte delle pubblicità. Un presente molto difficile per Twitter e un futuro pieno di incognite. Secondo quanto dichiarato dallo stesso Musk, Twitter ha perso circa la metà degli introiti pubblicitari, che al momento costituiscono la maggior parte delle entrate, in attesa di far crescere gli abbonamenti.
“Siamo sempre in una situazione negativa per il flusso di cassa, a causa di una caduta di circa il 50% dei ricavi pubblicitari e del peso consistente del debito” ha risposto Elon Musk su Twitter, a un utente. “Dobbiamo pervenire a un flusso di cassa positivo prima di permetterci il lusso di fare qualunque altra cosa” ha aggiunto, senza specificare il periodo di tempo in cui Twitter ha registrato il dimezzamento delle entrate pubblicitarie. Precedentemente Elon Musk aveva spiegato che le previsioni per i ricavi di Twitter nel 2023 erano di 3 miliardi di dollari, contro i 5,1 del 2021.
Quale sarà il futuro di Twitter?
Elon Musk, con il suo tweet, ha fatto capire che i grandi tagli adottati dopo l’acquisizione nell’ottobre 2022 non basteranno per riuscire a riportare i conti in attivo.
Le uscite sono scese a 1,5 miliardi rispetto ai 4,5 previsti per il 2023 prima dei licenziamenti e delle altre riduzioni di spesa. In più gravano gli interessi per i finanziamenti usati da Elon Musk nell’acquisizione. Per questo per Twitter è sempre più importante aumentare i ricavi. Moltissimi inserzionisti se ne sono andati, scontenti di essere associati a contenuti inappropriati e controversi dopo la svolta di Musk sulla moderazione dei tweet. La concorrenza di Threads non aiuta. In soli 5 giorni dal debutto ha ottenuto 100 milioni di utenti iscritti e pare abbia attirato notevolmente l’attenzione degli investitori pubblicitari. Gli investitori erano preoccupati per la sicurezza di Twitter. Ad otto mesi dall’acquisizione il discorso d’odio è aumentato, le casse si sono svuotate e molti dipendenti se ne sono andati.
Inoltre, l’uso completo della piattaforma viene consentito solo agli utenti che pagano uno dei piani di abbonamento offerti. In breve tempo, come riportato da Cnbc, Twitter è diventato il quarto marchio più odiato dagli statunitensi. Il futuro della piattaforma è sempre più incerto.