Come orientarsi nel settore del collezionismo di arte contemporanea? Meglio un dipinto o una scultura? Come districarsi tra le varie proposte che offre il mercato?
Ludovico Pratesi lo svela nel suo libro “L’arte di collezionare arte contemporanea” edito da Castelvecchi.
Collezionare arte contemporanea non è certo un gioco, ma è una vera e propria avventura, una full immersion in un mondo decisamente variegato e contraddittorio. Ecco perché una guida fa sempre comodo. Per capire quali sono le opere giuste da acquistare, quali gli investimenti redditizi, quali gli artisti destinati a brillare e quali invece sono destinati a finire in polvere, ci vuole naso, intuito, e una buona conoscenza dell’arte. Tutti elementi che hanno in comune i più grandi mecenati e scopritori di talenti di sempre: da Lorenzo de’ Medici a Peggy Guggenheim.
Ludovico Pratesi è critico d’arte e curatore, collabora con il quotidiano la Repubblica ed è il direttore artistico del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro e della Fondazione Guastalla. È inoltre curatore scientifico di Palazzo Fabroni e consigliere dell’Amaci (Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani) e Presidente della sezione italiana dell’AICA (Associazione Internazionale Critici d’Arte).
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Il libro include un’agenda puntigliosa e dettagliata di tutti i più importanti appuntamenti per il settore dell’arte contemporanea e fornisce inoltre preziose informazioni pratiche ed essenziali su come iniziare ad acquistare arte contemporanea. Vi si indagano i retroscena dei prodotti culturali ricercando il giusto equilibrio tra prezzo ed estetica e si raccontano storie vere di grandi collezionisti.
Insomma, una guida completa che prende le sembianze di un viaggio che, dall’acquisto della prima opera, conduce per mano il lettore attraverso un mondo affascinante e creativo ma certo non poco impegnativo.