Mentre Genova era in ginocchio noi genovesi ci siamo trovati ad essere tempestati dai rimpalli di responsabilità e dalle immagini dei ragazzi che, organizzati attraverso i social network, si sono sporcati le mani per aiutare chi ne aveva bisogno.
In questo contesto surreale il timore ancora oggi è quello che dopo le promesse politiche e gli “sconti” sulle tasse ai commerciati colpiti dal disastro ci si scordi in fretta di ciò che è accaduto – e dove è accaduto – lasciando i genovesi a se stessi.
Questa è essenzialmente la ragione per cui assieme a Stefano Sabatini, uno dei membri più attivi della community italiana di OpenStreetMap e membro storico di Open Genova, ci siamo messi a riflettere su una modalità che fosse la più smart possibile per fissare la memoria del “cosa” e del “dove” è accaduto il disastro.
Mappa Open Genova
E’ nata così l’iniziativa di foto-mappatura basata su OpenStreetMap e su Instagram. Il tutto grazie al codice sorgente scritto da Francesco “Piersoft” Paolicelli e modificato da Stefano Sabatini, due grandissimi civic hacker italiani. La foto-mappatura è completamente wiki, vale a dire in linea perfetta con lo spirito che Open Genova promuove da anni. Tutti i genovesi posso partecipare (e già lo stanno facendo) alla costruzione della foto-mappa: basta scattare una foto, condividerla su Instagram con l’hashtag #AlluvioneGenova2014 e cosa fondamentale abilitare l’opzione “Aggiungi alla mappa foto” con le coordinate che vengono utilizzate per posizionare la foto sulla mappa.
ENRICO ALLETTO