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Una notte al museo

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Dormire in un museo, sospesi su una enorme installazione e circondati dalle opere d’arte?

Ora si può. A Berlino, in occasione della mostra “Soma”, attualmente in corso al Museum der Gegenwart, si potrà passare la notte nel museo d’arte contemporanea ricavato dall’antica stazione ferroviaria Hamburger Bahnhof, di cui conserva la splendida architettura.

Costa mille euro, per due persone, trascorrere la notte nella speciale camera d’albergo pensile, realizzata dall’artista belga Carsten Höller su un’enorme installazione a forma di fungo, perfettamente in tema con la mostra, visitare il museo a ore inconsuete e calarsi in un’atmosfera davvero particolare.

A disposizione degli ospiti anche il servizio di minibar e la prima colazione, servita dal ristorante Sarah Wiener, senza dimenticare un confortevole bagno, disegnato dallo studio di architettura Düttmann+Kleymann.

Il benessere degli ospiti è assicurato dall’InterContinental Hotel di Berlino.

Le singolari installazioni di Carsten Höller, un artista con un background da scienziato, presente con le sue opere alla Biennale di Venezia e a Documenta, si ispirano a Soma, una pozione magica attribuita a popolo nomade indogermanico, che quattromila anni fa la usava per accedere alla sfera divina.

Gli ingredienti e le erbe che, secondo un antico manoscritto, componevano la misteriosa bevanda sono stati a lungo analizzati, sia dal punto di vista botanico che da quello etnologico. Gli studiosi non hanno trovato un parere unanime sulla composizione della pozione, ma pare essere confermata la presenza dell’Amanita muscaria, un fungo dal tipico cappello rosso con puntini bianchi.

Partendo da queste ricerche e dal fascino di questa storia, Höller ha sviluppato uno scenario fantastico, un’installazione complessa ed elaborata che prevede un mondo diviso in due da una linea centrale: da un lato il dominio del reale e del quotidiano, dall’altro il regno di Soma e la sua promessa di immortalità.

Il canto dei canarini si diffonde nelle sale, abitate dalle gigantografie che ricostruiscono, come in un grande esperimento di laboratorio, il mondo di quel popolo, comprese dodici grandi renne, otto topolini e diversi insetti.

Una proposta suggestiva e affascinante, che invita ad immergersi nel mistero di Soma e nella particolare atmosfera della mostra, che resterà aperta fino al 6 febbraio 2011.

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Scritto da luxu

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