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Viaggio nella Calabria che innova con coraggio e col sorriso

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Quanto vi sto per scrivere è la naturale prosecuzione di quanto raccontato su Che Futuro! l’estate scorsa ed è pure il lancio di un’altra storia, che prossimamente sarà pubblicata sempre su Che futuro!. Se uno dei maggiori player mondiali del video sharing sbarcherà per la prima volta in Europa scegliendo Amantea, ci sarà un perché.

Proprio questa cittadina calabra che si affaccia sul Tirreno è stata la location ideale lo scorso fine settimana per lo svolgimento di un evento al quale ho avuto il piacere di partecipare, dedicato al coraggio di fare innovazione in questa terra. Happyc era il nome di questo appuntamento. Dialogo sulle dinamiche evolutive sarebbe potuto essere il suo sottotitolo.

Uno dei panel di Happy C

Perché dinamiche evolutive? Perché solo attraverso un radicale cambiamento di un pensiero libero da stereotipi e retaggi culturali si potrà realmente innescare il volano di un’impresa in grado di portare ricchezza economica e sociale.

È bastato osservare Rocco Sicoli, presidente dell’Associazione “In Nova Terra” promotrice dell’iniziativa, per capire che qui qualcosa sta cambiando, anzi qualcosa è già cambiata. Erano profonde le sue disamine sul significato di fare nuova impresa in una terra come la sua. Era incommensurabile l’amore che traspariva per la sua città d’origine.

La visita al centro storico di Amantea, il passare davanti al campetto di calcio dove lui giocava da bambino, hanno assunto le sembianze di una vera e propria dichiarazione d’amore sul presente di quel luogo, più che un malinconico ripercorrere di passati ricordi. Oltre a ciò attraverso le sue parole si poteva capire la volontà di progettare un futuro che partisse proprio da qui. Rimanere nella propria terra con la fierezza di farne parte e la gioia nel contribuire a migliorarla.

Tutto ciò nella consapevolezza delle oggettive difficoltà, ma non per questo meno determinato nel volerle superare.

Foto: Giovanni Centrella

È proprio Rocco ad introdurre un talk dove gli stimoli non sono mancati. Sul palco a fianco a me c’erano ospiti illustri, ma soprattutto pensieri eccellenti. È così che mentre Emilio Salvatore Leo attraverso la storia sul suo lanificio fornisce una testimonianza concreta del significato di passione per il proprio lavoro, Eugenio Iorio del Centro Ricerca Laser Inn traccia in maniera inequivocabile l’importanza di una strategia nel fare nuova impresa all’interno di un auspicato cambiamento radicale di sistema, dove innovazione e politica non siano due termini contrari, ma sinonimi di una nuova rinascita per un intero Paese.

È travolgente l’entusiasmo di Filomena “Milly” Tucci, lei responsabile clienti per l’Istituto Piepoli, ma lei soprattutto donna e figlia di quella terra calabra, è la perfetta portavoce del binomio innovazione sociale e innovazione tecnologica, dove la figura e le capacità femminile possono (e devono) avere un ruolo da protagoniste.

Proprio in tema di donne è esemplare la storia di Linda Serra, fondatrice di Work Wide Women, il social network dedicato alla formazione femminile tramite e-learning e webinar, un progetto che come tutti i progetti innovativi, nasce dall’osservazione di un problema, la disoccupazione femminile e che si prefigge di fornire nuove opportunità professionali legate ai lavori del futuro.

Foto: Giovanni Centrella

Poi è sempre un piacere ascoltare Gianluca Dettori, chairman di dpixel e custode di tante storie legate a giovani e start-up. Storie per le quali ancora una volta le idee hanno un valore, ma non è tutto. Storie dove un singolo può essere protagonista solo e se con sé c’è una squadra, una condivisione di capacità proiettata verso una medesima meta. Il valore delle persone e la necessità di metterle nelle condizioni di poter dare il massimo lo sa bene pure Angelo Marra, in veste di Digital Champion per il comune di Reggio Calabria, incarico che consapevolmente o meno lui ha sempre portato avanti ancor prima di saperne l’esistenza. Lui di professione imprenditore, ma che di propensione ha la vocazione di facilitare il mettere in relazione soggetti che possono creare nuovo valore d’impresa.

La mattinata scorre troppo velocemente ad Amantea. Il tempo per un saluto veloce a Paolo Mirabelli, ceo di Graphid3a e fondatore di DroniLab che sta tenendo un Coder Dojo per ragazzi nella sala antistante a dove siamo noi, e mi ritrovo già in viaggio per l’aeroporto di Lamezia Terme. Trasferimento che ancora una volta ho il piacere di fare con Francesco Rende, fondatore insieme a Chiara Ferreri di EffeErre Comunication, ma soprattutto colui che mi ha fatto scoprire quanto di bello in termini di innovazione sta accadendo in Calabria.

Prendo il volo verso nord, mentre Happyc continua con altri incontri sul tema dell’essere felici, epici ed innovatori. Una due giorni che poi sarebbe culminata nella premiazione dei Calabria Web Awards. Ma il mio è solo un arrivederci. C’è tanto ancora da raccontare qui. A partire da Giulio Vita e la sua Guarimba Film Festival. Pochi giorni e anche questa storia prenderà vita sempre su Che Futuro!

ANDREA BETTINI

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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