Vivo nello sport. Dunque per tanti, troppi, passo le mie giornate tra risultati ormai fasulli, bombe carte ed episodi di violenza persino peggiori, un doping ormai generalizzato: una vita da inferno. Poi, vivo di sport, dunque ho scelto, per mestiere e per passione, di impegnarmi a raccontare un mondo ricco non solo di tatuaggi, pero’drammaticamente autoreferenziale, dunque incapace di raccontarsi per essere compreso in tutte le sue declinazioni. Ad esempio, non appena l’Expo fu assegnato a Milano, considerato il tema,