A quei tempi, come oggi, la “sala macchine” era uno stanzone con un pavimento sopraelevato sotto al quale circola l’aria fredda necessaria per raffreddare gli elementi del calcolatore. Era tutto un groviglio di cavi e un grande abbondare di cacciaviti. Un paradiso, per molti smanettoni della ricerca, ma non per tutti. Cominciamo dall’inizio.
Credits: www.internetarchaeology.org
Quando mi sono iscritto alla facoltà di Fisica a Milano volevo diventare Astrofisico ma dopo pochi giorni mi parlarono di un esame del quarto anno che era