Il 2023 sarà l’anno peggiore per Tesla. Wall Street ha bocciato Elon Musk, ora che il crollo dei titoli dell’azienda continua.
Wall Street boccia Elon Musk
La capitalizzazione è scesa sotto i 390 miliardi di dollari, rispetto ad oltre i mille di inizio anno. Le rassicurazioni di Elon Musk sembrano non essere servite a nulla, nonostante non abbia intenzione di vendere altre azioni, dopo averne già cedute per 39 miliardi di dollari per sostenere il suo acquisto di Twitter. Il crollo del titolo di Tesla non si arresta e arriva a -8.68%, che nella seduta odierna è il peggiore sullo S&P 500 a New York. I numeri di quest’anno a Wall Street fanno paura, tanto che Elon Musk è stato bocciato e additato come colpevole.
Venerdì 23 dicembre, il titolo ha chiuso in calo per la sesta seduta consecutiva, cedendo l’1.75% e scendendo ai minimi dal 2020. Dall’inizio dell’anno, il titolo di Tesla cede circa il 65% e si avvia verso il suo anno peggiore. Ad influenzare il sell-off anche la notizia che la società ha deciso di ridurre la produzione nello stabilimento di Shanghai, in Cina, a gennaio, dopo la chiusura imposta per l’ultima settimana di dicembre. Una scelta che non è stata giustificata da Tesla, che deve anche affrontare l’aumento dei contagi da Covid e il calo della domanda in Cina. Nelle ultime settimane, Tesla ha offerto nuovi incentivi ai suoi acquirenti, tagliando anche il 9% dei prezzi delle Model 3 e delle Model Y.
Secondo Elon Musk, la colpa del crollo del titolo di Tesla è soprattutto della Fed, che alza i tassi di interesse e spinge l’economia verso la recessione. Peccato, però, che per il mercato la vera colpa è proprio del miliardario.
Le polemiche per l’acquisto di Twitter
Elon Musk, che è diventato la seconda persona più ricca del mondo, ha negato di aver trascurato Tesla per concentrarsi su Twitter e ha dato le colpe alla “grave recessione” in arrivo nel 2023 e a quella che, secondo lui, è già in corso. Il 2023 sarà un anno molto complicato. Secondo alcune fonti di stampa, si prevedono numerosi licenziamenti nel corso del primo trimestre 2023 per Tesla, che vorrebbe congelare anche le assunzioni. Le polemiche sulla gestione di Twitter di Musk, il crollo del titolo di Tesla, il taglio degli obiettivi di prezzo da parte degli analisti e le critiche degli investitori, rendono la situazione ancora più difficile, per il miliardario, che ha annunciato di essere pronto a lasciare la guida del social.
La nuova emergenza Covid in Cina sta complicando ulteriormente la situazione di Tesla.