In attesa di skywalker su basi spaziali o hotel sulla luna, la fantascienza si gode sul grande schermo a Trieste, dove ogni anno si danno appuntamento tutti gli appassionati del genere sci-fi e delle sue declinazioni, dal fantasy all’horror.
Per la decima edizione Science+Fiction, Festival Internazionale della Fantascienza di Trieste, ha scelto come presidente di giuria Lamberto Bava -maestro del cinema fantastico italiano e autore di incubi in formato celluloide- allungando la lista di nomi celebri che hanno calcato il palcoscenico del festival, da Dario Argento a Roger Corman, da Terry Gilliam a Christopher Lee alias Dracula in bianco e nero.
Anteprime di genere, concorsi internazionali, incontri con gli autori, masterclass e conversazioni al caffè letterario nel programma 2010 a cui vanno aggiunti l’omaggio al regista Antonio Margheriti e la retrospettiva “Italiani nello spazio”.
La giornata inaugurale, prevista per domani, si apre con “Cold Souls” di Sophie Barthes in cui Paul Giamatti decide di affidarsi ad una compagnia americana specializzata nel congelare l’anima. Tra ninja norvegesi, zombie teutonici e rivisitazione del mito di Babbo Natale, uno dei titoli più attesi del festival è “Cargo”, film di fantascienza in salsa elvetica dell’esordiente Ivan Engler.
Anche quest’anno l’enigma da risolvere riguarda l’immagine della locandina: relitto dal passato o fredda visione di un mostruoso futuro? Nel tentativo di trovare una risposta la città di Trieste offre scenari ricchi di suggestione, dal Castello di Miramare a ridosso del golfo alla Piazza Unità d’Italia affacciata sul mare con i suoi palazzi neoclassici, fantastici eppure reali.
Per immergersi nell’atmosfera mitteleuropea della città si può scegliere tra un soggiorno classico e raffinato al Grand Hotel Duchi d’Aosta o uno più contemporaneo e minimalista all’Urban Hotel Design, a cambiare la vostra visione ci penserà il grande schermo.