Per decenni il mondo dell’automazione è stato organizzato in modo preciso. I robot, soprattutto quelli alimentati da AI e Big Data, hanno lavorato nelle fabbriche, mentre l’uomo godeva dei benefici del loro lavoro. Per molte industrie la spartizione del lavoro tra uomini e robot rimarrà. Nessuno installerà un robot industriale nel proprio garage per costruire una macchina, almeno per ora. Ma il divario uomo-robot potrebbe diminuire, se non crollare, grazie a un esperto di robotica che ama il vino ed è stato costretto a casa a causa di una malattia.
Il vino incontra l’intelligenza artificiale
Cosa c’entra infatti un amante del vino – un enofilo, per usare un termine tecnico – con una tecnologia in crescita? La risposta è breve: tutto, ed è così da almeno 8.000 anni.
Grandi passi avanti nella tecnologia sono stati fatti in seguito al tentativo di qualcuno di produrre del vino migliore e che si conservasse per tempi più lunghi.
Ma i rapporti tra produzione di vino e tecnologia non sono solo qualcosa che risalgono al passato. I produttori di vino nel mondo stanno abbracciando la robotica e la tecnologia AI in modi simili alle loro controparti industriali, sostituendo l’acciaio grezzo con terra e sole e l’uva per i prodotti finiti. L’azienda vinicola di Bordeaux Château Cler Milon usa un robot da vigneto per raccogliere dati sul suolo e intervenire con il diserbo. Palmaz Vineyards nella Napa Valley sfrutta i Big Data per produrre la bottiglia perfetta e alcuni produttori di vino australiani utilizzano l’apprendimento automatico per gestire l’inventario e prevenire la contaminazione.
Ma la robotica industriale e i sistemi di intelligenza artificiale sono tutte applicazioni industriali che ormai conosciamo. Novità in ambiente domestico, invece, come tante innovazioni tecniche nel corso della storia, sono il risultato di una persona speciale che si trova in circostanze speciali. La persona in questo caso è l’esperto di automazione Mark Chaney e la circostanza era il suo recupero da una grave malattia.
WineCab: i sommelier robotici
Chaney ha fondato il Calvary Robotics nel 1994. Per più di 25 anni ha aiutato Fortune 500 e startup ad alta crescita a integrare la robotica e l’intelligenza artificiale nella linea di produzione. Ma molti anni prima che il Covid-19 facesse lo stesso con milioni di persone, Chaney è stato costretto a confinarsi in casa per sei settimane per riprendersi da una grave malattia del sangue.
Chaney non è proprio il tipo da relax e TV e, nonostante il medico gli avesse proibito ogni sorta di lavoro, ha ideato un modo per portare la robotica in casa. Chaney ha poi costruito un’azienda per commercializzare l’idea e così è nata WineCab.
Alla sua grande passione per il vino Chaney ha affiancato quella per la robotica. Ha quindi creato un sistema per imbottigliare il vino in perfette condizioni e consegnare le bottiglie su richiesta. Ciò è stato ottenuto grazie a un braccio robotico ad alta velocità a sei assi, il primo modello di forza industriale destinato all’uso domestico. Costruito utilizzando la tecnologia della robotica collaborativa, può lavorare in modo sicuro vicino agli uomini. (Anche un piccolo braccio robotico può servire un colpo in grado di far cadere Iron Mike, ma la robotica collaborativa, combinata con telecamere e sensori di sicurezza, rende il sistema di WineCab sicuro).
I primi a servirsi di WineCab furono i 20 ospiti della festa organizzata per il recupero dalla malattia di Chaney. Ipnotizzati dai movimenti del robot, lo hanno guardato scegliere abilmente una bottiglia e distribuirla ai commensali.
Il sommelier virtuale di WineCab può suggerire abbinamenti di cibo e vino e formulare consigli personalizzati in base ai tuoi gusti. Come? Ebbene, che ci crediate o no, il sistema è un’applicazione perfetta di AI e Big Data. Un esperto umano che lavora in un ristorante può essere in grado di costruire abbinamenti alimentari basati su 100 etichette, ma può gestirne 10.000? Probabilmente no. Il sistema di WineCab, invece, è in grado di tracciare i dati su 600.000 etichette tratte da Delectable, un’app per enofili. Uno dei maggiori punti di forza dell’IA, infatti, è la sua capacità di discernere schemi significativi da grandi quantità di dati.
Queste innovazioni sostituiranno gli uomini? Nel mondo della produzione, si sta cercando di capire come i robot alimentati dall’intelligenza artificiale e gli umani possano collaborare.
I vantaggi della robotica secondo Chaney
Chaney è convinto che WineCab possa migliorare la vita delle persone senza provocare danni alle industrie vinicole. Anzi, i proprietari di un robot dovrebbero avvicinarsi agli esperti di vino locale. L’idea è quella di creare dei rapporti, ora inesistenti secondo Chaney, tra i sommelier e gli amanti del vino. Chaney è convinto inoltre che WineCab possa recare beneficio alle interazioni umani: se il proprietario di casa normalmente impiega 15 minuti a cercare una bottiglia di vino nella cella, lasciando i commensali soli, il sistema robotico permetterà di farlo davanti agli ospiti.
Insomma, Chaney vede WineCab come il modo migliore per introdurre la robotica basata sull’intelligenza artificiale a casa. Egli è convinto che questi strumenti possano illuminare il futuro dell’umanità, non ostacolarlo: immagina un giorno in cui gli anziani e coloro che sono costretti a casa dalla malattia saranno serviti da una tecnologia migliore.
Grazie a WineCab si capisce quanto l’intelligenza artificiale e la robotica siano pronte a diventare parte della nostra vita quotidiana. Indipendentemente dal modo in cui questo avviene, una cosa è chiara: i giorni in cui di questa tecnologia si ce ne serve solo nelle fabbriche sono contati. Ora sta a noi trovare quell’armoniosa sinergia tra macchina e umanità.