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WomenX Impact Summit, Dhruti Shah: “L’inclusione è quello a cui tutti noi dovremmo aspirare”

Intervista a Dhruti Shah, giornalista della BBC e speaker del WomenX Impact, l'evento che mette al centro l'empowerment femminile.

dhruti shah intervista womenximpact

C’è grande attesa per WomenX Impact Summit, l’evento organizzato da Eleonora Rocca (punto di riferimento degli eventi digitali in tutta Italia) che mette al centro l’empowerment femminile e la parità di genere nel mondo del lavoro. Il prossimo 30 settembre e 1 ottobre, il FICO Eataly World di Bologna accoglierà più di 75 speaker dalle più grandi città europee. Tra le protagoniste dell’evento ci sarà anche Dhruti Shah, giornalista della BBC che ha lavorato nel Regno Unito, negli USA e in Thailandia, membro della rete Women of the Future e della Clore Cultural Leaders Network, nonché autrice del libro illustrato Bear Markets and Beyond.

Intervista a Dhruti Shah

Nel corso della tua carriera hai mai dovuto affrontare sfide in quanto donna?

Non penso che nessuno avrebbe mai potuto avere il coraggio di dirmi in faccia che non sono abbastanza brava a fare qualcosa. Ho sempre voglia di imparare quindi, anche se ci sono certamente molte abilità che non padroneggio ancora o in cui non sono brava come altri, se qualcosa mi appassiona farò tutto il possibile per fare del mio meglio. I miei successi lavorativi lo dimostrano.

Essere una donna, in particolare una donna di colore, mi ha fatto capire che avrei dovuto lavorare molto più duramente per essere presa sul serio. Ho sempre dimostrato meno della mia età e anche questo è un fattore da tenere in considerazione. Tutto quello che posso fare è lasciare che sia il mio lavoro a parlare per me. Fare carriera è difficile e credo che l’ingiustizia e le strutture sociali giochino un ruolo importante in questo.

Come hai superato queste difficoltà?

Faccio del mio meglio per ignorare gli haters. Tutto ciò che voglio fare nella vita è portare le persone a pensare diversamente. Se la gente non mi ritiene abbastanza brava, questo è un loro problema, non mio. Quello che farò è usare le mie capacità di raccontare storie per cercare di far cambiare idea alle persone. Per esempio, mi è capitato di essere protagonista di un evidente caso di mansplaining e per questo ho cercato di creare un modo di aiutare gli altri a rendersi conto quando si trovano davanti a un caso simile. Su Internet gira un video – un breve sketch comico a cui ho preso parte anche io proprio a questo scopo – che ha centinaia di migliaia di visualizzazioni.

Inoltre, ho appena scritto il mio primo libro. Volevo provare qualcosa di diverso e realizzare un sogno. Si intitola Bear Markets and Beyond ed è un libro di chiarimento sul mondo degli affari. L’ho creato con l’aiuto di un illustratore, Dominic Bailey. Sfortunatamente ci siamo più volte trovati di fronte a situazioni in cui è stato chiaro che essere una donna appartenente a una minoranza etnica significa essere trattata diversamente e lui è più volte stato costretto a intervenire per ripetere domande che avevo già posto o per sottolineare qualcosa che avevo già detto. È importante trovare alleati ovunque tu sia e in qualsiasi settore tu decida di cimentarti.

bear market and beyond

Chi è il tuo modello, la donna (o le donne) che ammiri e/o che ti hanno aiutato nella tua carriera?

I miei modelli sono principalmente mia madre e le mie sorelle. Sono sempre state al mio fianco, in ogni mia decisione, anche quando mi hanno portato su strade difficili. Non sono giornaliste ma leggono e condividono praticamente ogni mio lavoro. Sono sempre dalla mia parte e per me questo è davvero importante. Nel corso della mia carriera mi sono trasferita spesso nel tentativo di non smettere mai di imparare e di forzarmi a uscire dalla mia zona di comfort. Sfortunatamente questo significa trovarsi spesso soli quando ti butti in un nuovo progetto o ti trasferisci in un altro Paese o quando fai qualcosa che nessuno si aspetterebbe da te. Ma mia madre e le mie sorelle (ma anche mio padre) mi hanno insegnato che avere qualcuno che crede in te fa davvero la differenza.

Qual è stato il tuo più grande successo?

Sono diventata giornalista contro ogni aspettativa. Ricordo che, quando ho deciso di intraprendere questa carriera, sono andata al centro per l’impiego e mi hanno detto che dovevo essere più realista nei miei obiettivi. Mi hanno consigliato di puntare a una carriera amministrativa. Per questo ora mi emoziona così tanto ogni volta che le mie idee diventano realtà.

Un’altra grande conquista è che non solo ho ideato un libro educativo, ma ho perseguito questo sogno per quattro anni, nonostante numerosi rifiuti e l’assenza di un agente e alla fine ho ottenuto un contratto grazie alla pura determinazione. Volevo che il mio libro letterario-finanziario fosse nelle scuole e nelle librerie, e così è stato.

Senti la pressione di scegliere, prima o poi, tra le ambizioni lavorative e la famiglia?

Immagino dipenda da cosa si intende per famiglia. Se intendi un percorso convenzionale, allora forse sì. La mia famiglia mi ama e io li amo. Le mie ambizioni lavorative includono essere trattata in modo corretto e con il rispetto dovuto in base alle mie esperienze e al mio potenziale.

Se potessi dare un consiglio alle giovani donne che vogliono seguire le tue orme, quale sarebbe?

Segui la tua strada, non metterti a confronto con altri. Credi nelle tue capacità e cerca di costruire una rete di supporto. Se ci riesci, sarai più forte anche nei periodi più duri. Tieni sempre a mente che ci sono delle strutture ingiuste e che dovrai scalfirle, quindi investi in un buon martello (metaforico).

È importante che le donne abbiano una voce al tavolo e ogni opportunità che aiuta a riflettere la varietà del mondo è importante. La BBC ha lanciato l’iniziativa 50:50 che va oltre il genere e punta anche alla rappresentazione della disabilità e di molto altro. Altre organizzazioni fanno svariati sforzi dal punto di vista dell’inclusione e della rappresentazione della diversità e molti congressi internazionali si stanno impegnando per assicurarsi che l’unico punto di vista presentato non sia solo quello dei maschi bianchi, com’è sempre stato. L’inclusione è quello a cui tutti noi dovremmo aspirare.

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Scritto da Redazione Think

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