Xpeng, startup concorrente a Tesla, sta per aprire una filiale in una fabbrica che non è la sua

Dopo le rivelazioni su Nikola e sul mercato delle auto elettriche, la startup Xpeng sta guadagnando terreno.

Xpeng
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Lo stabilimento di produzione Xpeng a Guangzhou diventa più grande. Il produttore cinese di auto elettriche ha accettato un finanziamento di circa 590 milioni di dollari dal Guangzhou GET Investment fund, che gli permetterà di costruire il suo nuovo centro, nel quale il marchio desidera anche ospitare il suo centro di ricerca e sviluppo. Dopo la sua IPO a Wall Street alla fine di agosto – che le ha permesso di raccogliere oltre 1,5 miliardi di dollari – Xpeng si concentrerà sulla creazione di queste nuove unità produttive che accelereranno la sua attività. Xpeng ha due modelli in produzione (un SUV e una berlina) ma un terzo è in cantiere.

Xpeng non sarà il proprietario dell’impianto

In una dichiarazione rilasciata domenica 27 settembre, viene spiegato che la startup Xpeng non sarà proprietaria della fabbrica di Guangzhou, almeno per i primi sette anni.

In sostanza, l’investitore cinese in questione affitterà il complesso ad una filiale del produttore e poi, al termine del contratto, Xpeng acquisirà la fabbrica. L’inizio dell’attività è previsto per dicembre 2022.
Per il momento, la sua unica unità di produzione si trova nella città di Zhaoqing. Ma gli permette già di produrre le sue auto. Il suo SUV G3, ad esempio, ha già superato 20.000 unità dal novembre 2018. La berlina P7 ha superato le 2.000 unità a fine agosto.

Impiego in Europa

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È molto lontano dai numeri di marketing di Tesla, ma le cose stanno accelerando. Tanto più che Xpeng ha appena lanciato il suo primo lotto di 100 auto in Europa, un continente in cui l’azienda vuole insediarsi rapidamente. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, è ancora difficile sapere se le prospettive future sono possibili. Le decisioni aziendali nell’ambito dell’amministrazione Trump non devono essere considerate favorevolmente.

Nel frattempo, Xpeng si è già stabilita nel territorio. Oltre ad aver assunto 3600 dipendenti, ha allestito alcuni uffici nella Silicon Valley. Ad un prezzo di IPO di 15 dollari, il prezzo del mercato azionario di Xpeng è già oggi a 19 dollari, con 99,7 milioni di azioni emesse a Wall Street.

Il duro colpo di Nikola

Xpeng si sta evolvendo in un mercato in piena espansione, ma l’ultimo brutto ronzio del suo concorrente Nikola non dovrebbe andare nella giusta direzione per i prossimi mesi. La startup americana, sfruttando pickup e camion elettrici e alimentati a idrogeno, ha vissuto il peggiore episodio della sua storia con la rivelazione di un trucco su un video promozionale uscito qualche anno fa. Un duro colpo per gli investitori, che saranno ancora più vigili in futuro. Nel caso di Xpeng, per esempio, ci sono accuse che Tesla abbia rubato il codice sorgente del suo autopilota.

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Scritto da Filippo Sini

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